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Veronica Rodenigo
Leggi i suoi articoliDal 19 settembre Palazzo Cini a San Vio accoglie nuovi «ospiti» che prolungheranno il loro soggiorno sino al 15 novembre, ossia fino a quando la casa museo rimarrà aperta al pubblico. In continuità con il progetto iniziale che accanto alla collezione permanente prevede un’attività espositiva temporanea, scambi di capolavori con istituzioni italiane e internazionali e «Conversazioni d’arte».
Dopo la monografica di Ettore Spalletti al secondo piano della galleria giungono due ritratti di Daniele Barbaro (1514-70), in omaggio al cinquecentenario della nascita dell’umanista veneziano: un’opera di Tiziano dal Prado di Madrid e un’altra di Paolo Veronese dal Rijksmuseum di Amsterdam.
La mostra include il «Capriccio con portico» di Francesco Guardi (1760 ca), gouache dal Musée Jacquemart-André di Parigi posta in dialogo con il foglio acquarellato della «Veduta di San Giorgio Maggiore» (attribuito allo stesso artista) e con una selezione di disegni settecenteschi, anch’essa appartenente al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Fondazione Cini, di Canaletto, Guardi, Giambattista e Giandomenico Tiepolo, Giambattista Piazzetta, Ludovico Dorigny, Antonio Pellegrini, Giambattista Pittoni, Giuseppe Zais e Bernardino Bison, oltre a ritratti caricaturali dall’album di Anton Maria Zanetti.
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