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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliUna piccola retrospettiva a Palazzo Serbelloni
Figlio del poeta Alberto Cavaliere e della scultrice ucraina Fanny Kaufmann, allievo all’Accademia di Brera di Marino Marini, Alik Cavaliere (1926-1998) è stato uno scultore originale in grado di fondere temi e stili classici con l’irriverente linguaggio dadaista, il Surrealismo e il bricolage. A ripercorrerne la non troppo nota vicenda è Sotheby’s, con una piccola retrospettiva curata da Angela Vettese ed esposta in Palazzo Serbelloni.
Il percorso parte da due lavori di fine anni Cinquanta/inizio Sessanta, intitolati «Studio per giochi proibiti» e «Fine di un amore», accompagnati da alcuni dipinti che ne documentano studio e gestazione. Seguono opere come «Cortile» del 1965-67 e «… e venne la pioggia» del 1968, raffinate composizioni fatte di piccoli omini in bronzo ed elementi vegetali con cui l’artista racconta la complessità del rapporto tra uomo e natura.
Tra le più recenti sculture in mostra, che in tutto sono sette, vi è «Dafne» del 1991, dove il mito e la storia fanno la loro comparsa insieme a una visione più intimistica dell’animo umano e del mondo naturale. Per quanto riguarda invece l’altro colosso mondiale nel settore delle aste, Christie’s, l’appuntamento è per il 5 aprile con l’unica asta italiana annuale di arte moderna e contemporanea, nella quale saranno proposte opere di Fontana, Castellani, Burri, Pistoletto, Scheggi, Bonalumi e molti altri tra i più riconosciuti artisti nostrani.
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