Bulgari ma romani

Al Museo Thyssen-Bornemisza 140 gioielli dall’Ottocento a oggi a confronto con vedute, cammei, fotografie e incisioni che evocano l’irresistibile fascino esercitato dall’Urbe e dall’antico sulle creazioni della celebre maison

Carla Cerutti |  | Madrid

L’influenza dell’arte e dell’architettura romana sulla creazione dei gioielli di Bulgari, dal tardo Ottocento ai giorni nostri, è il tema scelto dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid per la mostra «Bulgari e Roma», aperta fino al 26 febbraio. Oltre 140 pezzi, provenienti per la maggior parte dall’Heritage Collection di Bulgari e da alcune collezioni private, sono stati selezionati e messi a confronto con una trentina di opere tra quadri, disegni, sculture e fotografie, di artisti che hanno rappresentato Roma e i suoi monumenti più iconici in varie epoche e tecniche, provenienti dal Museo di Roma in Palazzo Braschi, dalla Galleria Borghese e dai Musei Capitolini. Vedute del Colosseo, dell’Appia Antica, del Pantheon, di San Pietro o di Castel Sant’Angelo, di piazza Navona, di Trinità dei Monti o di piazza del Popolo dipinte da Canaletto, da Gaspar van Wittel, da Giovanni Paolo Pannini e da
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