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Brancusi, orgoglio rumeno

Victoria Stapley-Brown

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Sono poche le opere dello scultore rumeno Constantin Brancusi, che si trasferì definitivamente in Francia all’età di 28 anni, a trovarsi nel suo Paese natio. Per questo il Governo rumeno non si è lasciato sfuggire l’occasione di acquistare la sua scultura in pietra calcarea «The wisdom of the earth» (1907), che raffigura una donna nuda seduta. L’opera è stata proposta in vendita a 11 milioni di euro dagli eredi di Gheorghe Romascu, amico di Brancusi, che la comprò dall’artista nel 1911 (la scultura fu confiscata dal Governo comunista nel 1957 e tornò agli eredi di Romascu nel 2012 dopo una lunga battaglia legale). Ma il Governo dovrà pagare il doppio dei 5 milioni inizialmente stanziati per l’acquisizione.

La campagna di fundraising pubblica lanciata a maggio con il titolo «Brancusi è mio», ha infatti raccolto poco più di 1 milione di euro. Il 12 ottobre il Governo ha annunciato che avrebbe approvato un decreto speciale per acquistare la scultura. Un portavoce ha dichiarato che, anche se i meccanismi finanziari restano da determinarsi, i fondi del Governo permetteranno di coprire l’intera cifra. Secondo Corina Suteu, ministro della Cultura rumena, la statua sarà esposta in tutto il Paese, ma prima verrà presentata al Museo nazionale d’arte della Romania di Bucharest.

Victoria Stapley-Brown, 09 dicembre 2016 | © Riproduzione riservata

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