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«Small Gems» è il titolo della mostra di Agostino Bonalumi (1935-2013), presentata da Cardi Gallery fino al 6 agosto. Realizzata in collaborazione con l’Archivio Bonalumi (guidato dal figlio dell’artista, Fabrizio), l’inedita rassegna presenta una trentina di opere di piccole dimensioni, in gran parte mai esposte prima, tra tele sagomate degli anni ’60 e ’70 e sculture.
A piano terra trovano posto le note tele estroflesse, insieme a una rara scultura degli anni ’70. Il piano superiore, invece, è dedicato alle sculture di bronzo lucente da lui realizzate negli ultimi tempi, traendole da progetti degli anni ’60, che volle declinare nel più classico dei materiali della scultura. Insieme, pochi piccoli e preziosi dipinti rossi.
Distribuite nell’intero arco della sua carriera, queste opere non sono né bozzetti né modelli ma lavori autonomi, spesso realizzati, anzi, miniaturizzando opere di maggiori dimensioni, nei quali l’artista usava sperimentare forme e materie, come per testarne tutte le potenzialità. E consentono di leggere il suo intero itinerario progettuale e concettuale da un angolo visuale inedito. Le accompagna una pubblicazione a cura di Antonella Soldaini con Veronica Locatelli.
«Bianco e nero», 1968, di Agostino Bonalumi
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