Berlino: troppo cara per gli artisti

Perché rischia di non essere più la capitale «povera ma sexy» amata da turisti e creativi

I murali sul Muro a Berlino parte della West Side Gallery. Sullo sfondo, nuovi progetti edilizi
Catherine Hickley |  | Berlino

Elke Kupfer, un’artista che realizza collage di grande formato con borse di plastica, è stata cacciata dal suo studio nel quartiere Kreuzberg di Berlino nel 2015. L’edificio in Erkelenzdamm, un ex saponificio trasformato in studi per artisti, è stato acquistato dalla società svedese Akelius, che ha iniziato a ristrutturarlo come sede del suo quartier generale berlinese. La Kupfer ha passato un anno a cercare un nuovo atelier abbastanza grande per le sue opere ed economicamente abbordabile. «Non riuscivo a trovare nulla, dice, nonostante abbia visitato fino a tre posti diversi al giorno». Ridimensionate le aspettative, ha finalmente trovato il posto giusto nel quartiere Neukölln. «Ma pago l’affitto tre volte tanto e non posso lavorare con grandi formati».

La sua storia non è unica. Dagli anni Novanta Berlino è stata un magnete per gli artisti attirati da affitti convenienti, grandi edifici
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