Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

La Fornace Polirone di Borgoforte a Mantova

Image

La Fornace Polirone di Borgoforte a Mantova

Anche una fornace italiana nel Salone del patrimonio culturale a Parigi

Al Carrousel du Louvre, nell’appuntamento organizzato dagli Ateliers de France, è presente un’azienda mantovana specializzata in materiali per il recupero di edifici storici

Luana De Micco

Leggi i suoi articoli

Il 28mo Salone internazionale del patrimonio culturale, dal 2 al 5 novembre al Carrousel du Louvre, ha per tema «Beni culturali, la sfida della trasmissione». La fiera, organizzata da Ateliers d’Art de France, sindacato unico dei mestieri dell’arte fondato nel 1868 (che riunisce più di 6mila professionisti in Francia), si è affermata nel corso degli anni diventando uno dei principali appuntamenti in Europa per i professionisti del restauro, della salvaguardia e della valorizzazione dei beni culturali. Nel 2022 ha accolto 19mila visitatori.

Gli espositori presenti sono circa 330. Sono laboratori d’arte e di restauro, fornitori di materie prime, architetti, editori, associazioni per la conservazione del patrimonio storico, istituti di formazione o ancora enti locali. Tra questi, la Maison Perrault, fondata nel 1760 e specializzata nei lavori di falegnameria per il restauro dei monumenti storici (intervenuta tra l’altro sul restauro delle boiserie della Bourse de Commerce, a Parigi, sede della Collection Pinault), la Verrerie de Saint-Juste, filiale del gruppo Saint-Gobain, fondata nel 1826 e specializzata nella fabbricazione di vetro soffiato destinato ai monumenti storici, o ancora la Galerie Jabert (Paris Aubusson), fondata nel 1937 e specializzata negli arazzi antichi e contemporanei.

Nella lista degli espositori figura anche un’azienda italiana, la Fornace Polirone, con sede a Borgoforte (Mantova), specializzata nella fabbricazione di pavimenti, cornici e balaustre per il recupero architettonico dei monumenti storici. Fondata nel 1982 da Alberto Cappelli e Roberto Pasqualini, la Fornace Polirone ha realizzato tra l’altro i palchi del Teatro alla Scala, è intervenuta al Castello Estense di Ferrara, al Castello di Weimar in Germania o ancora, in Francia, alla Reggia di Versailles e al Castello di Chenonceau.

Tra gli enti pubblici, partecipano al salone anche il Centre des Monuments Nationaux, l’Inrap (Institut national de recherches archéologiques préventives) e la Fondation du Patrimoine.

La Fornace Polirone di Borgoforte a Mantova

Luana De Micco, 01 novembre 2023 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Abbiamo avuto la possibilità di visitare il Musée des Augustins, chiuso per restauri da sei anni. Le novità: un nuovo ingresso, un nuovo percorso e l’arrivo dell’arte contemporanea

Dopo il Broad Museum di Los Angeles e la Hayward Gallery di Londra, è la volta del Grand Palais

Un’inedita panoramica della raccolta che comprende oltre 35mila opere su carta realizzate tra XX e XXI secolo sarà allestita al Grand Palais mentre il Beaubourg è chiuso per restauri

178 stampe dell’Institut national d’histoire de l’art di Parigi sono ospiti in Svizzera, alla Fondation Giannada, che già nel 1992 aveva ospitato la mostra «Da Goya a Matisse. Stampe della collezione di Jacques Doucet»

Anche una fornace italiana nel Salone del patrimonio culturale a Parigi | Luana De Micco

Anche una fornace italiana nel Salone del patrimonio culturale a Parigi | Luana De Micco