Luana De Micco
Leggi i suoi articoliIl quartiere degli antiquari del Grand Sablon ospita dal 6 al 10 giugno la terza edizione di «Cultures. The World Art Fair», dedicata agli oggetti d’arte d’Africa, Oceania, Indonesia e Asia, ma anche ai reperti archeologici.
Quest’anno le gallerie partecipanti sono 52 (33 per la sezione Tribal, 10 per la sezione Ancient, e 9 per l’Asian). Nella lista figurano due gallerie italiane: una è la Dalton Somaré di Milano, che presenta una testa reliquiario Lumbu del Gabon; l’altra è quella del lombardo Carlo Cristi, che porta invece, tra gli oggetti tibetani, un’anatra mandarina dell’Asia centrale del VII-VIII secolo in argento dorato.
Altri highlight si trovano da Didier Claes (Bruxelles), un’arpa del popolo Zande del Congo (fine XIX-inizio XX secolo), in legno e manico scolpito a forma di testa umana, e da Ambre Congo (Bruxelles), una singolare maschera antropozoomorfa Dan della Costa d’Avorio in legno e decorata in pelo di scimmia. La galleria Kitsune (Bruxelles), specializzata in arte giapponese, presenta a sua volta un delizioso netsuke in avorio di Garaku della fine del XVIII secolo, che rappresenta una sorta di corvo mentre esce dal suo guscio.
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