Image

Uno scorcio degli interni della Chiesa di San Giorgio e Santo Spirito alla Costa, con una parte del soffitto cassettonato

Image

Uno scorcio degli interni della Chiesa di San Giorgio e Santo Spirito alla Costa, con una parte del soffitto cassettonato

280mila euro per Foggini

Grzegorz Sierzputowski, parroco della Chiesa di San Giorgio e Santo Spirito alla Costa, ha coinvolto la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze

Elena Franzoia

Leggi i suoi articoli

Progettata da Giovan Battista Foggini, che tra fine Seicento e il 1705 trasformò in forme tardobarocche l’antichissimo edificio conventuale, la Chiesa di San Giorgio e Santo Spirito alla Costa rappresenta la più completa testimonianza dello stile che caratterizzò in campo religioso il granducato di Cosimo III de’ Medici. Nella grande scenografia ideata da Foggini trovano spazio affreschi, statue, tavole e tele in parte ricollocati dalla chiesa precedente, in parte eseguiti ex novo dai più significativi artisti dell’epoca, come Vincenzo Dandini e Gian Domenico Gabbiani.

Nel 2017, dopo la messa in sicurezza del tetto grazie a un liberale contributo della Fondazione Gianmaria Buccellati di Venezia, l’energico parroco don Grzegorz Sierzputowski ha coinvolto la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, il cui ingente finanziamento di 280mila euro ha consentito il restauro in tre tranche dell’impianto fogginiano (fine lavori: dicembre 2020).

Sotto la sorveglianza di Maria Maugeri della Soprintendenza, il restauro è stato eseguito dalla ditta Valentini Ventura di Sesto Fiorentino. Oltre alla foglia d’oro e al bianco di calce degli stucchi originari sulle pareti e sul soffitto cassettonato, sono stati recuperati i marmi policromi del basamento e dei portali, l’affresco con la Gloria di san Giorgio di Gian Domenico Gabbiani, due opere di soggetto biblico attribuite a Vincenzo Dandini e arredi sacri.

Uno scorcio degli interni della Chiesa di San Giorgio e Santo Spirito alla Costa, con una parte del soffitto cassettonato

Elena Franzoia, 17 luglio 2020 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Dipinto negli ultimi mesi della tormentata vita dell’artista, «Il martirio di sant’Orsola» è lo spunto per affrontare il tema della violenza

Gian Guido Grassi e la sua associazione Start Attitude ambiscono a far diventare la città toscana il più vasto museo italiano a cielo aperto dedicato all’arte urbana

«Spaces of Possibility» è il titolo dell’edizione in corso fino al primo settembre. Invitati oltre 50 artisti contemporanei internazionali, tra cui Giuseppe Penone

La vita e l’arte di uno dei grandi fotografi italiani contemporanei in mostra alla Fondazione Ferrero

280mila euro per Foggini | Elena Franzoia

280mila euro per Foggini | Elena Franzoia