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Quentin Spohn, Sans titre © Quentin Spohn

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Quentin Spohn, Sans titre © Quentin Spohn

La Biennale di Saint-Paul-de-Vence nel segno dei migranti

Tredici artisti internazionali si confrontano sul tema del Mediterraneo

Luana De Micco

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L’arte contemporanea invade la città provenzale dall’importante passato artistico per aver ispirato Matisse e Chagall, Braque e Calder, Signac o ancora Pissarro, e che dal 1964 è sede della Fondation Maeght.

Dall’8 giugno al 31 agosto, si apre infatti la prima edizione della Biennale internationale de Saint-Paul (B.I.S.), di cui è presidente Olivier Kaeppelin, dal 2011 al 2017 direttore della stessa Fondation Maeght e di recente andato in pensione (sua è ancora la curatela della retrospettiva di Jan Fabre che si apre in quel museo il 30 giugno).

La B.I.S., spiega Kaeppelin, «si pone l’obiettivo di fare di Saint-Paul-de-Vence uno degli attori centrali della scena artistica. La vicinanza dell’Italia è un elemento a favore. Permette di immaginare progetti che possono usufruire dei sostegni europei. Allo stesso modo, sarebbe interessante creare gemellaggi e collaborazioni con Torino, culla dell’Arte povera».

La rassegna ospita 13 artisti internazionali, affermati tra i quali David Nash, Jan Fabre, Vincent Barré, Morgane Tschiember, e 4 giovani artisti, Isabelle Giovacchini, Simon Berrard Legendre, Gabrielle Conilh de Beyssac e Quentin Spohn (accolto in residenza al Clos de Tantine, ex casa-atelier di André Verdet), che sono stati selezionati da una commissione di cui fa parte anche l’architetto Jean Nouvel.

Il tema di questa prima edizione è «média-terra», un argomento che rinvia al mare Mediterraneo, fonte d’ispirazione per tanti artisti e poeti, ma anche in quanto trait-d’union tra due terre, e che è quindi di grande attualità nel contesto dell’accoglienza o del respingimento dei migranti.

La B.I.S., con conferenze, dibattiti, performance e spettacoli, si svolge in una ventina di luoghi del piccolo comune francese (non raggiunge i 4mila abitanti), strade, piazze e altri spazi pubblici oltre che privati. Il programma completo è sul sito www.bis-art.com.

Quentin Spohn, Sans titre © Quentin Spohn

Luana De Micco, 08 giugno 2018 | © Riproduzione riservata

La Biennale di Saint-Paul-de-Vence nel segno dei migranti | Luana De Micco

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