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Paesaggi liquidi

Jenny Dogliani

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Utilizzare l’arte come strumento per rilanciare l’identità di un territorio è l’idea del progetto regionale Cantiere Toscana Contemporanea, realizzato con il Centro Luigi Pecci e la Galleria Continua. Fino all’8 maggio l’appuntamento è con una doppia personale di Giovanni Ozzola (1982) e Loris Cecchini (1969) prodotta dai Comuni di Pisa e Santa Croce sull’Arno e curata da Ilaria Mariotti.

Il Centro Espositivo San Michele degli Scalzi di Pisa, città della fisica, della tecnologia e della Normale, ospita sculture di Ozzola realizzate grazie a un percorso con Ids Ingegneria dei Sistemi, azienda cittadina che produce radar. Partendo dalle forme di navi e aerei studiate per essere visibili o meno alle onde elettromagnetiche, l’artista ha dato forma a sculture che indagano il concetto di ignoto e di invisibilità. Ha anche tracciato una mappa con i dati del traffico aereo registrati da un’antenna radar nei cieli cittadini, un modo per indagare le ragioni che spingono al viaggio.

A costruire una carta topografica in tre dimensioni è invece Cecchini che riproduce superfici piane e rilievi su tavoli di legno ricoperti da uno strato di pelle della conceria Superior S.p.A. di Santa Croce sull’Arno, esposti nella vicina Villa Pacchiani. Il paesaggio assume qui una consistenza liquida e transitoria, suggerendo quanto l’attività umana ne determini la conformazione. 

Jenny Dogliani, 10 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

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