Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Elena Franzoia
Leggi i suoi articoliDiventa realtà, grazie al sostegno economico del Comune di Firenze che lo ha inserito nel portale Feel Florence accogliendolo nel nuovo Piano del Verde e nel Piano di Gestione Unesco, il progetto di valorizzazione paesaggistica Firenze Greenway ideato dalla architetta dei giardini Maria Chiara Pozzana, cui si deve il restauro del Giardino Bardini.
«L’obiettivo delle greenway è connettere le comunità in modo sostenibile, spiega Maria Chiara Pozzana. Nel nostro caso si tratta di un sistema paesaggistico esistente, ma finora mai pensato come continuo, che si pone come modello di conoscenza innovativa del patrimonio urbano, turismo sostenibile e mobilità lenta valorizzando giardini storici, paesaggi culturali e antiche strade».
Il progetto è iniziato nel 2003 con un libro pubblicato dal Comune e proseguito nel 2014 con le redazione di un masterplan che connette in tre itinerari ad anello (Viale dei Colli, Mediceo e Medievale) il patrimonio verde della parte orientale dell’Oltrarno. Di quest’anno la nascita dell’Associazione omonima.
Terza classificata al Premio Paesaggio Toscano 2020, la Firenze Greenway si snoda su oltre 20 chilometri circondando 270 ettari per la maggior parte appartenenti a siti e buffer zone Unesco: un affascinante «alleggerimento» dei percorsi turistici consolidati in sintonia con la riscoperta del turismo all’aria aperta che ha caratterizzato il post lockdown.
I Giardini del Bobolino © Guido Cozzi
La Vasca dell’Isolotto nel Giardino di Boboli. © Guido Cozzi
Altri articoli dell'autore
Il percorso approfondisce anche il ruolo del pittore belga come figura di collegamento tra il Surrealismo ad Anversa e Bruxelles
Il «New York Times» ha svelato il mistero della «gioia più bella d'Europa», il celebre diamante giallo indiano, tagliato a Venezia, che Cosimo II acquistò per farne dono alla moglie Maria Maddalena d'Austria. La gemma medicea era passata nel tesoro degli Asburgo e svanita dopo il crollo dell’impero austro-ungarico
Il regista Maxim Derevianko ha realizzato un documentario, presentato a Firenze il 4 novembre, che unisce il «making of» della declinazione romana dell’opera pucciniana, la vita dell’artista cinese e alcuni fatti della storia recente
Riunite alla National Gallery 20 opere di uno dei membri più importanti dell’«Illuminismo delle Midlands»



