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Emanuele Viscuso, Armonia, courtesy Fabio Acampora, foto di Giuseppe Amagliani (STUDIO MAGAS)

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Emanuele Viscuso, Armonia, courtesy Fabio Acampora, foto di Giuseppe Amagliani (STUDIO MAGAS)

Musica da toccare

Alla Pinacoteca Albertina di Torino i ritmi visivi di Emanuele Viscuso

Jenny Dogliani

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Torino. L’eco del Big Bang, il battito delle pulsar, il rumore metallico che accompagna la rotazione delle sfere celesti sono alcuni dei suoni cui dà forma Emanuele Viscuso nelle sue sculture, esposte nella personale «Musica Solida» curata da Edoardo Di Mauro nella Pinacoteca Albertina fino al 13 marzo.

Fili colorati tesi nello spazio come propagazioni di onde sonore di diverse frequenze, fuoriescono dalla mano di una statua classica evocando il legame che unisce l’energia (e quindi la materia) in ogni sua manifestazione. È una delle opere realizzata dall’artista con gli studenti dell’Accademia Albertina durante lo stage tenutosi nei giorni precedenti l’inaugurazione della mostra (con la collaborazione di Raffaele Mondazzi, docente di scultura).

Pianista e compositore, con la passione per la scienza e la matematica, artista e designer, Viscuso (1952) inizia la sua carriera nelle arti figurative disegnando nugoli di segni ammassati casualmente, simili a vibrazioni, a campi magnetici. Poi arrivano le prime sculture (incluse nel percorso) composte con graffette di metallo usate per pinzare il cartone e successivamente con assicelle di legno. Sono ritmi visivi, strutture reiterabili all’infinito con piccole variazioni, moduli tridimensionali che ricordano talvolta una colonna dall’equilibrio incerto, l’apertura alare di un uccello, le onde del mare, moderne architetture o, ancora, figure irregolari, iperboliche ed ellittiche postulate da geometrie non euclidee. Le medesime forme ritornano inoltre nei pezzi di oreficeria disegnati dall’artista siciliano, che tra i suoi collezionisti vanta la regina Elisabetta di Inghilterra, il principe Amyn Aga Khan, l’emiro del Kuwait Mubarak Al Sabah e la Fondazione Leo Matiz. Catalogo (Albertina Press) con testi dell’artista e del curatore.

Emanuele Viscuso, Armonia, courtesy Fabio Acampora, foto di Giuseppe Amagliani (STUDIO MAGAS)

Emanuele Viscuso, Disegni di musica, 1984, inchiostro su carta

Emanuele Viscuso, Disegni di musica, 1984, inchiostro su carta

Emanuele Viscuso, Note in equilibrio dinamico, 1990, h 88 cm, courtesy Principe Amyn Aga Khan, foto di Cécile Genest

Emanuele Viscuso, Spilla, 2000, replica della spilla creata per la Regina Elisabetta d'Inghilterra, 2000, oro, foto di Giovanni Ricci

Emanuele Viscuso, Struttura architettonica, 1993, foto di Giuseppe Amagliani (STUDIO MAGAS)

Emanuele Viscuso, Tavolo Andromeda, 2013, courtesy De Mura Design, foto di Art Studio

Jenny Dogliani, 16 febbraio 2016 | © Riproduzione riservata

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