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Nel Museo della Permanente si apre il 4 ottobre la monografica di Utagawa Kuniyoshi (1797-1861), maestro della xilografia giapponese, coevo di Hiroshige, Hokusai e Utamaro, protagonisti lo scorso anno a Palazzo Reale di una mostra di grande successo (cfr. n. 367, set. ’16, p. 38).
Curata dalla stessa studiosa, Rossella Menegazzo, la mostra «Kuniyoshi, il visionario del mondo fluttuante» (fino al 28 gennaio), che è prodotta come quella da MondoMostre Skira, riunisce 165 xilografie policrome di quest’autore lunatico e visionario, noto per i suoi giochi illusionistici e le forme «alla Arcimboldo», nonché per le parodie di fatti storici con animali, oggetti, cibi come protagonisti. La sua produzione è tuttavia molto vasta: lo provano le cinque sezioni tematiche («Beltà», «Paesaggi», «Eroi e guerrieri», «Animali e parodie» e gli amati «Gatti»), che ne evidenziano l’eccentrica inventiva.
In mostra, tra gli altri, i «108 eroi Suidoken» (capostipiti del fortunato filone di stampe di guerrieri, mushae), protagonisti dell’omonimo romanzo, best seller in Estremo Oriente a fine Settecento, che narra le gesta di un gruppo di tatuatissimi «Robin Hood» giapponesi. Sono proprio i tatuatori di oggi, come gli autori di «manga» e «anime» (i film d’animazione giapponesi), ad aver decretato il nuovo successo delle xilografie giapponesi. Dal 14 ottobre si aggiunge la mostra virtuale «Chagall. Sogno di una notte d’estate» di Gianfranco Iannuzzi, Renato Gatto e Massimiliano Siccardi (musica di Luca Longobardi), prodotta da Arthemisia con Sensorial Art Experience.
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