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L’opera «Procession of Reparationists (Processione. I riparazionisti)», che William Kentridge ha realizzato appositamente per la riapertura delle Ogr, è una commissione la cui curatela e produzione è stata affidata al Castello di Rivoli, istituzione storicamente sostenuta dalla Fondazione Crt e a cui l’opera (parte della collezione della Fondazione Crt per l’Arte moderna e contemporanea) è destinata in comodato dopo la sua esposizione nella Corte Est.
La proposta dell’artista sudafricano è arrivata da Carolyn Christov-Bakargiev (direttrice di Rivoli e Gam di Torino) con il comitato scientifico della Fondazione per l’Arte Crt (composto da Sir Nicholas Serota, Manuel Borja-Villel e Rudi Fuchs). Non sorprende che Kentridge per realizzare la sua opera si sia ispirato alla vocazione ex industriale e operaia del luogo: le Officine Grandi Riparazioni, costruite tra 1885 e 1895 nell’allora capitale produttiva italiana, rappresentano uno dei più importanti esempi di architettura industriale dell’Ottocento a Torino.
L’insieme scultureo, in acciaio nero, è composto da una processione di 15 figure (alte più di 4 metri per 41 di lunghezza complessiva) che allude al lavoro di riparazione dei treni e dei corpi. È la prima di una serie di commissioni pubbliche (le «Corte Est Commissions») pensate per essere fruibili dall’intera città: d’altra parte ci troviamo nel pieno del passante ferroviario per cui nel 1996 proprio Rudi Fuchs (primo direttore di Rivoli) concepì un’ambiziosa operazione di arte pubblica e ambientale nel quadro del Piano regolatore generale del 1989.
Erano previsti 11 interventi: sono stati realizzato soltanto quelli di Mario Merz e Giuseppe Penone (2002) e di Per Kirkeby (2005). Un’opera di Jannis Kounellis, oggi apparentemente dimenticata, era prevista proprio di fronte alle Ogr.
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