Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliNella Sala del Camino degli Uffizi fino al 30 aprile è in mostra, dopo il restauro realizzato grazie al contributo dei Friends of Uffizi Gallery/Amici degli Uffizi, la «Resurrezione di Lazzaro» di Nicolas Froment (1430-86), opera firmata e datata 1461 entrata in Galleria dal convento francescano di San Bonaventura di Bosco ai Frati in Mugello in seguito delle soppressioni napoleoniche.
Importante testimonianza dell’interesse della committenza italiana per la pittura del Nord Europa, il trittico presenta sul verso dell’anta destra il committente, il prelato Francesco Coppini, con due figure non identificate nell’atto di pregare la Vergine col Bambino dipinta sull’anta sinistra.
La committenza al pittore originario della Piccardia attivo per il sovrano Renato d’Angiò risale agli anni tra il 1459 e il 1462, nei quali Coppini, originario di Prato, svolse tra Fiandre, Inghilterra e Francia incarichi per conto del papa umanista Pio II.
Il restauro pone in risalto la squillante cromia del dipinto, permettendo di meglio cogliere quel «gusto forte», sottolineato dal direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, che l'ambizioso Coppini voleva imprimere alla cappella a cui l’opera era destinata, ma che forse non vide mai compiuta.
Realizzato su pannelli in legno di quercia con due strati di preparazione, il dipinto, a stesura pittorica di tipo oleoso, ha svelato alla riflettografia un disegno preparatorio a mano libera.
Il restauro è illustrato nel volume a cura di Daniela Parenti edito da SilvanaEditoriale.
Altri articoli dell'autore
Nel cinquantenario della sua fondazione, l’istituzione gli ha intitolato la sala dedicata all’esposizione del suo patrimonio storico
La Cappella fa parte del Complesso di Santa Maria Maddalena dei Pazzi nella cui chiesa, all’epoca dei Cistercensi, le donne erano ammesse soltanto due volte l’anno
Il moderno Opd, erede dell’omonima manifattura granducale di fine Cinquecento, compie 50 anni. La Cappella Bardi in Santa Croce è l’ultimo di una serie di restauri capitali condotti dall’istituzione attualmente diretta da Emanuela Daffra che illustra difficoltà ed eccellenze
Il nuovo segretario generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze punta a rafforzare il legame con la città, ampliare il pubblico della manifestazione, integrare arte antica e contemporanea e collaborare con gli artigiani locali