Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Luana De Micco
Leggi i suoi articoliLa vendita di arte moderna della casa d’aste Gros & Delettrez, il 15 giugno all’Hôtel Drouot, presenta in particolare una serie di delicati disegni firmati Schiele, Klimt e Picabia, alcuni dei quali, appartenuti al mercante viennese Gustav Nebehay (1881-1935) passano per la prima volta sul mercato.
Di Egon Schiele è il «Ritratto della signora Grünwald e di sua figlia», del 1918 (stimato tra 150 e 250mila euro, nella foto); un disegno in omaggio a Karl Grünwald, ufficiale dello Stato maggiore austriaco che, nel 1916, aiutò il pittore a rientrare a Vienna durante la guerra. Di Gustav Klimt è il bel disegno di «Donna incinta distesa», realizzato verso il 1904 su carta giapponese, con dedica dell’artista (stimato 60-100mila euro). Sempre di Klimt è il disegno di una donna anziana seduta che si porta una mano alla fronte del 1909 ca (la cui stima si aggira tra i 20 e i 30mila euro).
In catalogo figurano anche delle opere su carta di Francis Picabia, come «Transparence», dipinto all’acquerello verso il 1930 e appartenuto alla collezione della gallerista parigina Colette Allendy (stimato 40-60mila euro). Le altre opere di Picabia, tra cui un delizioso schizzo di gatto (8-12mila euro), provengono dalla collezione di Roger Grosjean, archeologo e amico del pittore.
La maison parigina vende anche alcuni oli su tela, tra cui un autoritratto di Jean Hélion mentre dipinge (60-90mila euro) e «Two heads» di Karel Appel (60-80mila).

Egon Schiele, «Ritratto della signora Grünwald e di sua figlia», 1918, © Gros & Delettrez
Altri articoli dell'autore
Nella duplice veste di curatore e rettore della Scuola del Centre Pompidou-Metz l’artista ha inventato un abbecedario per una mostra è che un dizionario aperto, in cui ogni visitatore e ogni artista può riscrivere i significati
Esposte al Louvre oltre 170 opere della collezione personale del primo presidente della Terza Repubblica francese
Triplice appuntamento nel centro culturale in Provenza: una collettiva allestita da Tino Sehgal, l’Ong E.A.T e l’opera grafica di Maria Lassnig
Attraverso 260 opere il Louvre traccia il ritratto di una civiltà «rimasta a lungo ai margini degli studi accademici», un popolo di soldati, ma anche di commercianti, architetti, scienziati e artisti