Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Daniele Francesconi. Foto di Baracchi e Campanini

Image

Daniele Francesconi. Foto di Baracchi e Campanini

Ago Modena «onlife» con Daniele Francesconi

Il calendario delle iniziative entrerà nel vivo ad aprile, in attesa del restauro dell’ex Ospedale Sant’Agostino da circa 40 milioni di euro

Stefano Luppi

Leggi i suoi articoli

Dopo due anni di «riscaldamento» affidati all’ex direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori, oggi assessore alla Cultura dell’Emilia-Romagna, tocca a Daniele Francesconi, direttore del Festivalfilosofia di Modena, Carpi e Sassuolo, gestire Ago Modena Fabbriche culturali. È stato presentato il nuovo calendario delle iniziative che, dopo il rodaggio di febbraio, entrerà nel vivo ad aprile per proseguire fino al termine dell’anno.

Per il pieno funzionamento di Ago si attende la riqualificazione dell’ex Ospedale Sant’Agostino, di origine settecentesca, che partirà entro fine anno. Il restauro prevede un investimento di circa 40 milioni di euro, quasi per intero sostenuto dalla Fondazione di Modena, proprietaria dell’immobile ampio 25mila metri quadrati.

Il progetto si inserisce in una riqualificazione più rilevante di un’area di 40mila metri quadrati, con vari altri immobili storici come il Palazzo dei Musei (sede dei Musei Civici di Modena e della Galleria e Biblioteca Estense) e l’ex Ospedale Estense, oggi sottoposto a un restauro da 13 milioni di euro ancora in corso. Intorno a tutto ciò sta lavorando Francesconi con Ago.

Per ora si è svolta una serie di conferenze online di Jeffrey Schnapp, Robert Darnton, Maurizio Ferraris, Riccardo Falcinelli, Gianfranco Maraniello e Adriano Prosperi, cui seguirà dal 15 aprile la seconda tappa: «iQuanti» che analizzerà il mondo digitale. Dal 28 maggio si indagheranno poi gli impatti sociali e antropologici dell’«onlife», mentre il programma autunnale, dal 17 settembre, analizzerà la combinazione tra sensi umani e mondo digitale.

Daniele Francesconi. Foto di Baracchi e Campanini

Stefano Luppi, 11 marzo 2021 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

A Palazzo Fava si ripercorrono i due soggiorni dell’artista in città: «Per lungo tempo considerato un episodio marginale, il caso bolognese si rivela un momento significativo nel processo di formazione e maturazione del suo linguaggio»

Nella città della Ghirlandina, promossa anche da un flusso turistico in aumento, fervono i cantieri per trasformare edifici storici in sedi culturali: in testa la sconfinata Fondazione Ago, ex ospedale del ’700 i cui lavori dovrebbero concludersi nel 2029. Quel che sembra mancare, però, è una «classe dirigente culturale», in grado di fornire coerenza e consistenza scientifica alle proposte, in rapporto anche all’importante tradizione modenese

 

Dopo aver guidato l’istituzione per oltre vent'anni e aver coordinato il sito Unesco «Cattedrale, Ghirlandina e Piazza Grande» verrà sostituita da un dirigente regionale 

Il fotografo milanese si racconta in occasione di una mostra in corso a Modena: «Ho un po’ di ossessioni, temi che mi trascino dai tempi della scuola: Prima e Seconda guerra mondiale, scritte, macchie sui muri, case con forme particolari, costumi e persone, come suore, preti, carabinieri, clown, giocolieri. M’interessa anche chi inciampa, ex voto, diari e pure chi si macchia con il sugo»

Ago Modena «onlife» con Daniele Francesconi | Stefano Luppi

Ago Modena «onlife» con Daniele Francesconi | Stefano Luppi