Image

Dasha Zhukova e Roman Abramovic. Cortesia: Garage Museum of Contemporary Art

Image

Dasha Zhukova e Roman Abramovic. Cortesia: Garage Museum of Contemporary Art

Un’indagine scopre una collezione di Roman Abramovic e Dasha Zhukova da 963 milioni di dollari

Mondrian, Magritte e Freud sono tra i capolavori acquistati dal miliardario russo sanzionato, secondo quanto riportato dal quotidiano britannico «The Guardian»

Gareth Harris

Leggi i suoi articoli

Un'inchiesta del quotidiano «The Guardian» rivela che il miliardario russo Roman Abramovic e la sua ex moglie Dasha Zhukova hanno radunato una collezione di 367 opere del valore di 963 milioni di dollari, con artisti come Claude Monet, Piet Mondrian, René Magritte, Paula Rego e Lucian Freud. Intorno al 2014, la collezione era conservata in un magazzino nella zona meridionale di Londra; oggi non si sa dove si trovi.

Abramovich, ex proprietario della squadra di calcio del Chelsea nel Regno Unito, e Zhukova hanno acquisito quella che gli esperti ritengono essere «una delle più significative collezioni private di arte moderna mai riunite, un tesoro di oltre 300 pezzi il cui valore è stato stimato dagli stessi valutatori dell’oligarca a quasi 1 miliardo di dollari». Nella collezione sono rappresentati anche modernisti russi come Natalia Goncarova e Véra Rockline, oltre a Francis Bacon, Frank Auerbach e David Hockney.

Nel 2008 Abramovic era stato l’acquirente del «Trittico» di Bacon del 1976, venduto da Sotheby’s New York il 14 maggio di quell’anno per 86,3 milioni di dollari, e di «Benefits Supervisor Sleeping» di Lucian Freud (1995), battuto all’asta da Christie’s la sera precedente per 33,6 milioni di dollari. Entrambe le opere sono entrate nella storia delle aste: Bacon ha stabilito il prezzo d’asta più alto di sempre per un’opera d’arte del dopoguerra, mentre Freud era diventato l’artista (allora) vivente più costoso, strappando il titolo a Jeff Koons.

I dettagli della collezione d’arte di Abramovich sono venuti alla luce grazie agli «Oligarch Files», una fuga di notizie proveniente dal fornitore di servizi finanziari offshore MeritServus, con sede a Cipro, analizzata in collaborazione con l’Occrp (Organised Crime and Corruption Reporting Project) e altri media internazionali partner.

Secondo «The Guardian», i file, che arrivano fino al marzo del 2022, mostrano che la proprietaria delle opere era una società chiamata Seline-Invest, originariamente costituita nelle Isole Vergini Britanniche e ridomiciliata nel 2017 in quella di Jersey. Le ha acquistate nel 2017 e nel 2018 dall’Harmony Trust, di cui Abramovich era l’unico beneficiario, attraverso una serie di 11 transazioni.

Seline-Invest era a sua volta controllata da un trust con sede a Cipro, l’Ermis Trust Settlement, inizialmente costituito nel 2010 a beneficio esclusivo di Abramovich. Nel febbraio dello scorso anno, tramite un «atto di modifica», Zhukova ha acquisito «irrevocabilmente il diritto al 51%» delle distribuzioni del trust, si legge nei documenti. «The Guardian» riferisce che, a quanto risulta, nessun pezzo della collezione è stato venduto o ceduto dopo lo «switch» dello scorso anno.

Nel marzo dell’anno scorso Abramovic è stato sottoposto a sanzioni da parte del governo britannico e dell’Unione Europea, anche se all’inizio di quest’anno il suo avvocato ha dichiarato a un tribunale che non ha alcun legame con la guerra della Russia in Ucraina. Secondo Forbes, Abramovic possiede partecipazioni nel gigante russo dell’acciaio Evraz e nell’azienda produttrice di nichel Norilsk Nickel e ha un valore di 9 miliardi di dollari.

Secondo «The Guardian» «non c’è alcun indizio che Zhukova abbia mai intrapreso azioni volte a minare le sanzioni, anche in relazione alla collezione. Le opere d’arte erano di proprietà del trust, e non di lei, e non poteva prendere decisioni a nome di esso». La collezione non è soggetta a un ordine di congelamento dei beni, ma le sanzioni contro Abramovic hanno fatto sì che un accordo di prestito con l’Ermis Trust, legato a opere di Lucian Freud, non potesse andare avanti con la National Gallery di Londra lo scorso anno per la mostra «Lucian Freud: New Perspectives». Tuttavia sono state prestate altre opere della collezione, tra cui due lavori di Paula Rego che sono stati esposti alla sua retrospettiva alla Tate Britain nel 2021.

Abramovic ha co-fondato il Garage Museum of Contemporary Art di Mosca con Zhukova, il cui ultimo post su Instagram mostra l’artista Ed Ruscha al Museum of Modern Art di New York (nella rivista annuale 2019-20 del MoMA, è elencata come donatrice del MoMA PS1). Al momento della pubblicazione, né Abramovic né Zhukova hanno potuto essere raggiunti per un commento.
 

«Benefits Supervisor Sleeping» (1995), di Lucian Freud

Gareth Harris, 26 settembre 2023 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

L’artista concettuale Abdullah Al Saadi presenta una serie di opere che documentano i suoi viaggi in bicicletta nella natura selvaggia della Penisola araba

Il Governo britannico ha annunciato di voler semplificare l’importazione di opere d’arte e di antiquariato per stimolare il mercato interno dell’arte

L'artista Ruth Patir afferma che lei e i curatori non apriranno la mostra finché Israele e Hamas non raggiungeranno «un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi»
 

Il curatore brasiliano Adriano Pedrosa ha selezionato 331 artisti con un focus sulle figure indigene e queer. E presenterà anche opere storiche di autori del XX secolo provenienti da America Latina, Africa, mondo arabo e Asia

Un’indagine scopre una collezione di Roman Abramovic e Dasha Zhukova da 963 milioni di dollari | Gareth Harris

Un’indagine scopre una collezione di Roman Abramovic e Dasha Zhukova da 963 milioni di dollari | Gareth Harris