Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Luana De Micco
Leggi i suoi articoliL’ultima dimora dove visse Pablo Picasso, e dove morì, l’8 aprile 1973, è stata acquistata il mese scorso dal finanziere originario dello Sri Lanka Rayo Withanage, uno dei fondatori del consorzio Scepter Partners.
Secondo il comune di Mougins, che ha dato la notizia, il fortunato acquirente intende «organizzarvi eventi culturali e di beneficenza per la promozione delle arti, in collaborazione con le fondazioni locali e il Principato di Monaco».
Il maestro di Malaga si trasferì al Mas de Notre-Dame-de-Vie, una tipica cascina in stile provenzale, nel giugno 1961, pochi mesi dopo aver sposato Jacqueline Roque. Aveva già avuto modo, tempo prima, di frequentare la casa, quando era proprietà della famiglia Guinness, i fabbricanti della birra irlandese.
Pare che anche Winston Churchill vi avesse trascorso più volte le vacanze estive. È a Mougins che Picasso realizzò alcune note sculture come «Femme aux bras écartée». Ed è qui che Jacqueline visse dopo la morte dell’artista, fino al 14 ottobre 1986, data del suo suicidio.
La figlia, Catherine Hutin-Blay, nata da un precedente matrimonio, che ha ereditato la dimora e tutte le opere che conteneva, a quel punto non l’ha più abitata e l’ha messa in vendita.
Nel 2007 la casa fu acquisita da un imprenditore olandese che la battezzò «L’antro del Minotauro» e la ristrutturò interamente. Solo l’atelier di Picasso è stato conservato nel suo stato originale e presenta ancora macchie di pittura lasciate dall’artista. L’ammontare della transazione non è stato comunicato. Ma si è parlato di stime pari a 20-25 milioni di euro.
Altri articoli dell'autore
La ministra della Cultura Rachida Dati ha incentrato il suo mandato (da gennaio 2024) sulla protezione del patrimonio storico, anche se le sue ambizioni sono state raffreddate dalla recente crisi del debito pubblico
Nella duplice veste di curatore e rettore della Scuola del Centre Pompidou-Metz l’artista ha inventato un abbecedario per una mostra è che un dizionario aperto, in cui ogni visitatore e ogni artista può riscrivere i significati
Esposte al Louvre oltre 170 opere della collezione personale del primo presidente della Terza Repubblica francese
Triplice appuntamento nel centro culturale in Provenza: una collettiva allestita da Tino Sehgal, l’Ong E.A.T e l’opera grafica di Maria Lassnig