Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

Ugo Rondinone, «terrone» elvetico di passaggio a Milano

La mostra, tra riscatto sociale e riflessioni esistenziali, offre un viaggio nella storia personale dell'artista svizzero e della sua famiglia, originaria di Matera, nonché nella memoria collettiva

Riccardo Deni

Leggi i suoi articoli

Le "origini" di Rondinone sbarcano a Milano. Villa Reale apre le sue porte neoclassiche a 'ugo rondinone. terrone', concepita appositamente per la GAM. Si tratta della prima mostra museale a Milano di Rondinone, artista nato in Svizzera da genitori italiani e residente a New York sin dalla fine degli anni Novanta, nel 2007 ha rappresentato la Confederazione Elvetica alla 52a Biennale d'arte di Venezia con una installazione di 'Trees' nella Chiesa di San Stae. Nel corso degli anni, l'artista ha esposto in numerose istituzioni museali di prestigio e realizzato opere pubbliche in tutto il mondo, tra cui le Seven Magic Mountains che, da oltre dieci anni, attirano migliaia di visitatori nel Deserto del Nevada, vicino a Las Vegas. Questa mostra, tra riscatto sociale e riflessioni esistenziali, offre un viaggio nella storia personale di Ugo Rondinone e della sua famiglia, originaria di Matera, nonché nella memoria collettiva. L’artista ha deciso di lavorare in relazione agli spazi e alla collezione della GAM Galleria d’Arte Moderna tracciando suggestive corrispondenze tra le proprie opere e quelle del museo milanese, in particolare ‘Il Quarto Stato’ di Giuseppe Pellizza da Volpedo, rivendicando le sue radici italiane attraverso il ricordo dei suoi genitori e di altri migranti che hanno dovuto lasciare la loro terra. Fino al 6 luglio. Il percorso espositivo si apre nel cortile della GAM dove sono installate quattro monumentali sculture della sua celebre serie di ulivi, calchi in alluminio di alberi secolari realizzati direttamente in un uliveto comprato anni fa da Rondinone nei pressi di Matera. L’installazione pubblica, fruibile anche dai passanti, oltre a ribadire il legame dell’artista con la sua terra d’origine, nelle intenzioni curatoriali assume anche il valore di poetico monumento agli alberi caduti nel violento nubifragio che si è abbattuto su Milano nell’estate del 2023. All’interno del museo, Rondinone realizzerà una versione inedita della serie The Alphabet of My Mothers and Fathers allestita nella Sala da Ballo di fronte e in dialogo con ‘Il Quarto Stato’, opera simbolo della città esposta in GAM dal 2022. Nelle stanze del museo, immerse in un'atmosfera crepuscolare fino alla Sala del Parnaso, il pubblico incontrerà una serie di sculture a grandezza naturale, che raffigurano giovani nudi maschili e femminili seduti, realizzate in cera mescolata a terra raccolta da Rondinone nei sette continenti. Le tonalità terrose del materiale di cui sono composte sembrano quasi fondersi con il paesaggio naturale del parco che circonda la GAM. Al tempo stesso, queste opere instaurano una sottile connessione con le sculture del museo, in particolare con i celebri busti e teste in cera di Medardo Rosso, altro gioiello della collezione milanese.

Ugo Rondinone, Nude (x), 2019 Courtesy Studio Rondinone

Ugo Rondinone, Nude (x), 2019 Courtesy Studio Rondinone

Ugo Rondinone, Nude (x), 2019 Courtesy Studio Rondinone

Ugo Rondinone, Nude (x), 2019 Courtesy Studio Rondinone

Riccardo Deni, 31 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Con Janet Fish scompare una delle interpreti più rigorose e liriche della sensibilità visiva del secondo Novecento. Resta la sua luce, instancabile.

Il valore astronomico del pezzo non dipende solo dalla sua qualità tecnica, ma anche dall'estrema rarità della puntasecca

L'esposizione dedicata all'artista milanese occuperà la zona denominata Shed, spazio pronto a trasformarsi in un teatro intimo e perturbante in cui lo spettatore diventa insieme testimone e agente attivo del contesto

In una fiera tradizionalmente dominata dal contemporaneo, il ritratto tascabile di Kahlo ricorda che la forza di un’opera non si misura in centimetri, ma nella capacità di contenere, anche in cinque, un intero universo biografico.

Ugo Rondinone, «terrone» elvetico di passaggio a Milano | Riccardo Deni

Ugo Rondinone, «terrone» elvetico di passaggio a Milano | Riccardo Deni