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Margherita Panaciciu
Leggi i suoi articoliQuesto ottobre, la maison Bonhams presenterà a Hong Kong l’asta Reverence: Important Himalayan Art from the Collection of Ulrich von Schroeder, una rara e preziosa occasione per accedere a 37 opere d’arte himalayana provenienti dalla straordinaria collezione privata di uno dei più eminenti studiosi del settore. Frutto di oltre cinquant’anni di appassionata ricerca, la raccolta di Ulrich von Schroeder riflette una dedizione profonda, un gusto raffinato e una competenza ineguagliata, che hanno reso la sua figura centrale nello studio dell’arte sacra dell’Himalaya.
Le opere, fino ad oggi custodite nella sua residenza privata in Svizzera, saranno esposte per la prima volta al pubblico in una serie di anteprime internazionali a Shanghai, Pechino e Taipei, prima di essere offerte in vendita a Hong Kong. Ulrich von Schroeder, storico dell’arte e collezionista, ha dedicato la vita allo studio delle culture buddiste e induiste dell’Asia meridionale, ispirato da un contesto familiare che già coltivava un forte legame con l’Oriente. Dopo un primo viaggio in Nepal a soli 22 anni, ha intrapreso un rigoroso percorso di ricerca che lo ha portato a colmare importanti lacune negli studi accademici del tempo. Tra le sue pubblicazioni più influenti si contano Indo-Tibetan Bronzes (1981), prima cronologia esaustiva della scultura tibetana in metallo, Buddhist Sculptures in Tibet (2001), risultato di nove anni di documentazione sul campo, e Nepalese Stone Sculptures (2019), una monumentale catalogazione di quasi 3mila opere in pietra.

Figura di Avalokiteshvara in lega di rame Kashmir, X secolo. Stima: 5milioni-7milioni HK$. Courtesy of Bonhams
Le sue opere sono considerate ancora oggi strumenti fondamentali per curatori, studiosi e collezionisti di tutto il mondo. Secondo Mark Rasmussen, direttore internazionale per l’arte indiana, himalayana e del Sud-Est asiatico di Bonhams, von Schroeder è un pioniere il cui lavoro ha tracciato per la prima volta un’evoluzione stilistica sistematica dell’arte tibetana. Bonhams ha già presentato parte della sua collezione in una storica asta del 2016, che stabilì allora il record mondiale per una scultura tibetana. La nuova vendita rappresenta un momento altrettanto importante per il mercato e per la storia del collezionismo. Come sottolinea Dora Tan, specialista di Bonhams, ogni pezzo è stato selezionato per il suo valore artistico e culturale, spaziando da raffinate sculture votive a manoscritti su foglie di palma, fino a capolavori di assoluta rarità. Tra i punti salienti dell’asta figura una magnifica scultura nepalese in lega di rame dorato raffigurante Durga nell’atto di sottomettere il demone bufalo, databile tra il 1550 e il 1650 e stimata tra i 5 e i 7 milioni di dollari di Hong Kong. L’opera, esemplare dell’arte del periodo dei Tre Regni Malla, colpisce per la sua energia drammatica unita a una grazia serena, qualità che la rendono uno degli esempi più toccanti della scultura devozionale del Nepal. Di grande rilievo è anche la scultura di Avalokiteshvara proveniente dal Kashmir del X secolo, alta 61 cm, un raro esempio di bronzo di grandi dimensioni ancora in mani private, testimone dell’influenza che l’arte del Kashmir ha esercitato sull’intero mondo buddhista. Completa la selezione un thangka tibetano della fine del XVI secolo raffigurante Jetsun Dragpa Gyaltsen, quinto Sakya Tridzin, proveniente dal monastero di Ngor, parte di una serie oggi in gran parte conservata nei musei internazionali più prestigiosi. La serie, che raffigura il lignaggio Lamdre della tradizione Sakya, è apprezzata per la vivacità cromatica, l’equilibrio compositivo e la profonda resa psicologica dei soggetti.

Ritratto Thangka del Quinto Sakya Tridzin, Jetsun Dragpa Gyaltsen (1147–1216) Tibet meridionale, Monastero di Ngor, 1600 circa. Stima: 2.500.000-3.500.000 HK$. Courtesy of Bonhams
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