Dopo i grandi successi contemporanei su sfondo newyorkese, il 3 dicembre, a Londra, Sotheby’s punta sull'antico. Nelle sale di New Bond Street, tra il brusio dei collezionisti e i rilanci dei telefoni, l’asta serale di Old Masters e dipinti del XIX secolo si è chiusa con un totale di 30,7 milioni di sterline (circa 40,5 milioni di dollari). Un risultato tra i più alti degli ultimi cinque anni per questa categoria, che porta il totale annuo della divisione a 218 milioni di dollari, con un aumento di quasi il 50% rispetto al 2023.

A guidare la serata è stato Rembrandt, con il «Ritratto di San Giovanni a Patmos», aggiudicato per 6,8 milioni di sterline. L’opera, proveniente dalla Budapester Foundation, finanzierà progetti di tutela della fauna selvatica e borse di studio universitarie in Ungheria, confermando come la vendita di grandi opere possa avere un impatto concreto oltre il mercato. Molto seguito è stato anche il trittico tardo-quattrocentesco del Maestro della Sherborne Almshouse, «I cinque miracoli di Cristo», venduto per 5,7 milioni di sterline, più del doppio della stima pre-vendita. La Christian Charitable Foundation che lo ha acquistato si è impegnata a renderlo disponibile come prestito pubblico nella città di Sherborne, riportando l’opera alla comunità da cui proviene.

Tra i lotti più importanti si è distinto poi il «Ritratto di Thomas Howard, IV duca di Norfolk» di Hans Eworth, salito a 3,2 milioni di sterline e diventato il nuovo record per un ritratto elisabettiano all’asta. Il dipinto tornerà così nelle mani della famiglia Howard, che ne aveva commissionato la realizzazione. Altri risultati di rilievo includono Pieter Brueghel il Giovane, il cui «Censimento a Betlemme» ha superato la stima massima raggiungendo 5,2 milioni di sterline, e Sir Peter Paul Rubens, con «La Vergine con il Bambino e Sant’Anna adorata dai santi della Casa d’Asburgo» venduta per 2,5 milioni di sterline, e lo «Studio di ritratto di un anziano» a 1,3 milioni di sterline.

Tra le opere riscoperte, il Frans Hals «Ritratto di Verdonck che brandisce una mascella» ha raggiunto 762 mila sterline, mentre Turner, con «Venere e Adone (Adone in partenza per la caccia)», ha eguagliato lo stesso risultato. L’incisione di Albrecht Dürer, «Adamo ed Eva», ha raddoppiato la stima arrivando a 508 mila sterline, e le scene di Salomon van Ruysdael e Hendrick ter Brugghen hanno registrato rispettivamente 482,6 mila sterline e 457,2 mila sterline. Non sono mancati lotti di piccola scala ma dal fascino singolare. Il «Ritratto dell’architetto Moritz Ensinger» della scuola tedesca ha raddoppiato la stima massima a 317,5 mila sterline, la natura morta di Alexandre-François Desportes ha raggiunto 304,8 mila sterline, mentre opere di Balthasar van Ast e Raden Saleh hanno chiuso la serata tra 127 mila e 190,5 mila sterline.

Tra riscoperte e grandi opere tornate in mani private o comunitarie, la serata ha consegnato cifre importanti e nuove storie da raccontare, confermando la centralità di Londra per le aste di Old Masters.