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Particolare di un elemento decorativo della Cappella dell'Annunciazione

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Particolare di un elemento decorativo della Cappella dell'Annunciazione

Sagrada Familia: nel 2026, a cento anni dalla morte di Gaudí, sarà completata la torre più alta

Per terminare tutte le strutture verticali dell'incompiuto tempio di Barcellona ci vorrà però almeno un decennio. Intanto per fine mese si attende la risposta di papa Leone XIV, invitato l'anno prossimo a benedire la basilica

«Gaudí ci ha lasciato molti disegni, modellini e annotazioni che ci permettono di continuare a costruire la basilica sapendo di rispettare la sua volontà. Il tempo di costruzione della Sagrada Familia, alla fine, è inferiore a quello di molte altre chiese con queste caratteristiche»: lo ha dichiarato l’architetto Jordi Faulí, direttore dei lavori, in occasione del consueto bilancio annuale, durante il quale ha annunciato i momenti salienti dell’Anno Gaudí che nel 2026 commemorerà il centenario della morte dell’architetto.

Faulí, che lavora alla Sagrada Familia da 35 anni, dal 2012 dirige lo spettacolare cantiere in cui ogni giorno più di 500 operai altamente qualificati devono lavorare evitando di disturbare una valanga di circa 15mila visitatori. L’architetto non azzarda nessuna data per la conclusione dei lavori del luogo di culto: in quanto «tempio espiatorio», infatti, viene costruito grazie alle donazioni dei fedeli e ai biglietti d’ingresso, che generano circa 130 milioni di euro all’anno.

Inoltre la vertenza urbanistica che coinvolge la Junta Constructora (Consiglio per la costruzione) del tempio, l’ente che si occupa della costruzione e manutenzione della basilica, il Comune di Barcellona e le Associazioni di quartiere, rende impossibile prevedere quando si potrà procedere alla rimodulazione degli spazi, che interessa diversi isolati. L’obiettivo finale è costruire una scalinata che darà accesso all’entrata principale, una grande piazza e un ponte che unirà la Facciata della Gloria su calle Mallorca alla calle Valencia. Il direttore generale della Junta Constructora della Sagrada Familia, Esteve Camps, ha dichiarato, come già in altre occasioni, che non rinunceranno al ponte e alla scalinata: «Non è negoziabile, è il progetto di Gaudí e si farà».

Per il momento i lavori di costruzione della Sagrada Familia possono proseguire solo in verticale, senza superare i confini del perimetro attualmente occupato. «Possiamo affermare che per la commemorazione della tragica morte di Gaudí, avvenuta il 10 giugno 1926, tre giorni dopo essere stato investito da un tram, avremo concluso la Torre di Gesù Cristo, che si potrà vedere dall’esterno mentre ci vorrà un po’ più di tempo per la visita dell’interno, dove si potrà ammirare l’Agnus Dei creato da Andrea Mastrovito. Per terminare tutte le strutture verticali però ci vorranno ancora 10 anni, spiega Faulí. A questo punto il tempio avrà già raggiunto i 172,5 metri di altezza e ad aprile 2027 si potrà già vedere la Cappella dell’Assunzione senza ponteggi».

L’architetto ha ricordato che per celebrare il centenario della sua costruzione, il 30 novembre, verrà illuminata la Torre di Barnaba, l’unica a essere stata completata quando Gaudí era ancora in vita. Attualmente si possono vedere solo otto delle Torri dei 12 Apostoli, perché mancano le quattro della Facciata della Gloria, mentre sono già terminate le quattro Torri degli Evangelisti che circondano in un abbraccio aereo la Torre di Gesù. «Nel 2027 inizieremo ad organizzare la visita interna alle torri» prosegue Faulí

In questo momento il cantiere è suddiviso in quattro centri nevralgici. Il più importante riguarda  la Torre di Gesù, alta 17 metri, dove sono attualmente in corso le operazioni di assemblaggio delle imponenti sezioni che costituiranno la croce. Nelle prossime settimane, sarà posizionato il primo dei sei bracci che comporranno la gigantesca croce di Gaudí, destinata a coronare la torre. La preparazione di ciascuna sezione comprende l’installazione delle vetrate decorative e di altri dettagli interni, tutti realizzati in loco a 54 metri di altezza. Gli altri tre punti caldi del cantiere interessano la Cappella dell’Assunzione (sono quasi terminate anche le sculture che la decoreranno, opera delle artiste Mercè Riba, Béatrice Bizot e Teresa Riba), lo Studio di Gaudí, che si sta ricostruendo esattamente com’era prima dei bombardamenti della Guerra Civile e il restauro della Facciata della Nascita, l’unica realizzata quando Gaudí era in vita.

«A fine mese sapremo se il Papa verrà a benedire la basilica in occasione della messa solenne per la morte di Gaudí e anche l’esito del concorso indetto per disegnare la Facciata della Gloria per il quale sono stati invitati Miquel Barceló, Cristina Iglesias e Javier Marín» ha annunciato Esteve Camps.

Tra gli eventi in programma nel 2026 spiccano il Congresso Mondiale degli Architetti e diverse mostre in città per approfondire la storia e il significato della Sagrada Familia. Inoltre il Tour de France prevede di iniziare la prossima edizione con una tappa simbolica che partirà dall’Hospital de Sant Pau e da lì si dirigerà verso la Sagrada Familia attraverso il viale che collega entrambi i monumenti.

Roberta Bosco, 19 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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