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Salvador Dalí

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Salvador Dalí

Arte e scienza: a Barcellona nasce Platform Dalí

«Gli eventi scientifici sono l’unica guida costante della mia immaginazione», sosteneva l'artista catalano. Il nuovo programma è promosso dalla Fundació Dalí e recupera la passione dell’artista per l’innovazione scientifica

Roberta Bosco

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Dopo anni dedicati ad articolare le diverse componenti dell’«universo Dalí» intorno al celebre museo di Figueres, la Fundació Gala-Salvador Dalí si lancia a esplorare nuovi territori. Nasce così Platform Dalí, un nuovo programma di arte e scienza ispirato alla visione creativa del maestro surrealista (Figueres, Spagna, 1904-1989), strettamente intrecciata con i progressi scientifici del suo tempo. Il progetto è stato affidato a Monica Bello, direttrice per dieci anni del programma artistico del Cern, il laboratorio europeo di fisica delle particelle con sede a Ginevra. Platform Dalí promuoverà la ricerca ma soprattutto la produzione di opere attraverso residenze di artisti di diverse discipline, che lavoreranno in stretto contatto con i più importanti centri scientifici di Barcellona.

«Vogliamo produrre 20/25 opere nei prossimi tre anni che si presenteranno in una grande mostra nel 2029. Nel frattempo organizzeremo altre attività per rendere visibile al pubblico questo processo creativo», spiega Monica Bello, che ha già scelto i primi quattro artisti. Si tratta della messicana Tania Candiani, nota per opere che esplorano linguaggi visivi, tecnologici e sonori, il celebre ballerino e coreografo andaluso Israel Galván, promotore del «nuovo flamenco», il collettivo catalano Taller Estampa, che esplora le tecnologie di trasmissione, e George Mahashe, artista e accademico sudafricano che tratta le relazioni tra arte, scienza e sistemi di conoscenza, in particolare nel contesto africano. «L’obiettivo principale di Platform Dalí è consolidare uno spazio stabile in cui arte e scienza affrontino insieme la complessità del mondo e ci invitino a osservarlo attraverso molteplici lenti. Il dialogo, lo scambio e l’esperienza saranno centrali e lo sguardo di Salvador Dalí, il suo modo singolare di contemplare il mondo, sarà un riferimento costante e il miglior alleato», assicura Bello.

«Gli eventi scientifici sono l’unica guida costante della mia immaginazione», diceva Dalí, profondo conoscitore dell’Ars combinatoria del filosofo, teologo, scrittore e mistico maiorchino Ramon Llull, considerato un precursore della logica formale e persino dell’informatica. Dalí si concepiva come una «macchina pensante», determinata a comprendere la realtà in tutte le sue sfaccettature e prospettive, anche se ciò significava trascendere la propria pratica artistica e affrontarla a partire da altri campi del sapere. «Per lui, l’esperienza estetica era intrinsecamente legata allo sviluppo della scienza: entrambe condividevano un territorio di sperimentazione in cui si intrecciavano e si trasformavano a vicenda. Nel corso della sua vita, stabilì una vasta rete di relazioni che lo portarono a dialogare con alcune delle figure chiave della scienza del suo tempo», afferma Jordi Mercader, presidente de la Fundació Dalí, ricordando che l’artista coltivò un ampio ecosistema intellettuale, stringendo legami con scienziati come il matematico e filosofo René Thom, il fisico Dénes Gábor, i biologi molecolari James Watson e Francis Crick, il chimico e fisico Ilya Prigogine, la filosofa e matematica Matila Ghyka, il biochimico Severo Ochoa e il matematico Thomas F. Banchoff.

«Le loro teorie e le loro scoperte ispirarono titoli e motivi ricorrenti nell’opera daliniana, come “Galatea delle sfere”, influenzata dalle trasformazioni della materia, “Gli sforzi sterili”, vincolata alle strutture neuronali, o “Leda atomica”, che esplora la geometria e la sezione aurea», suggerisce Mercader. Trattandosi di un’istituzione privata il budget non è pubblico, ma si sa che per ogni opera gli artisti potranno contare su un finanziamento che oscilla tra 40 e 120mila euro. Le creazioni entreranno a far parte della collezione permanente della Fundació Gala-Salvador Dalí.

Un momento della presentazione di Platform Dalí

Roberta Bosco, 15 dicembre 2025 | © Riproduzione riservata

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