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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliAngera (Varese). Riapre il 18 marzo la Rocca d'Angera sul Lago Maggiore e i visitatori del piccolo sperone di roccia da centinaia di anni proprietà della famiglia Borromeo, così come le vicine Isola Bella, Isola Madre e castelli di Cannero, troveranno alcune novità.
Da alcuni anni, infatti, si stanno compiendo sugli edifici antichi dell’isola importanti investimenti relativi al restauro: attualmente è stata completata la ridefinizione dell’originale giardino medievale ai piedi della rocca che circonda l’antica chiesa del complesso. Mentre nela rocca stessa è invece terminato il restauro del ciclo di affreschi della Sala della Giustizia, uno dei più importanti esempi del Gotico internazionale in Lombardia. Se n’è occupata la restauratrice Carlotta Beccaria che ora con la sua équipe è passata alla manutenzione degli ampi saloni della parte viscontea della rocca, la cui visione è oggi alterata dalle molte mani di calce sovrapposte nel corso dei secoli.
I grandi ambienti trecenteschi della rocca stanno dunque riprendendo il loro aspetto originario, riportando alla luce preziose e colorate tappezzerie affrescate. Il proprietario Vitaliano Borromeo ha dato inoltre il via al recupero dell’ala scaligera, la più antica della rocca, dove saranno realizzati ambienti per esposizioni temporanee.
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La Sala della Giustizia nella Rocca d'Angera
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