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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliReggiolo (Re). Riapre sabato 11 giugno, dopo importanti lavori di restauro necessari per porre rimedio agli ingenti danni provocati dal terremoto del maggio 2012, Villa De Moll, oggi nota anche con il nome Pavarini dalla famiglia attualmente proprietaria dell’antico immobile del XVI secolo.
Il lungo restauro è stato eseguito sotto l’alta sorveglianza del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e ha interessato sia le strutture portanti della villa sia le ricche decorazioni interne settecentesche. L’importanza dell’immobile è infatti attestata da secoli.
L’imponente e armonioso palazzo, collocato nelle campagne della cittadina reggiana, in località Brugneto, origina da un fortilizio ristrutturato alla fine del Cinquecento, epoca durante la quale sulla zona signoreggiava la famiglia Torello, originaria di Mantova e imparentata con i signori di Guastalla. Ecco perché, con ogni probabilità, nella struttura dell’edificio sono riconoscibili ispirazioni ai lavori mantovani di Giulio Romano.
Il palazzo fu rinnovato e ristrutturato dal 1804, lasciando però intatta la facciata originaria del Seicento, rivolta a nord sul parco retrostante. Il sobrio prospetto della facciata comprende il corpo centrale, su tre livelli, la copertura a quattro falde con un elegante balconcino balaustrato e due ali più basse, poste su due livelli, che si collegano ai corpi laterali più esterni a torretta. Lo splendido portico d’ingresso neoclassico presenta affreschi a trompe-l’oeil in due nicchie laterali e la struttura dell’edificio fa supporre che, in origine, la facciata fosse completata da un doppio scalone curvilineo che permetteva l’ingresso diretto al salone del primo piano. Qui, nella Sala del Sole, sono presenti importanti affreschi di Felice Campi. Completa l’edificio che deve il suo nome alla famiglia dei baroni De Moll che la abitarono tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento (poi toccò ai marchesi Ferrero e dal 1972 ai Pavarini), il parco, ancora decorato con statue mitologiche, iscrizioni lapidee e una ghiacciaia. Per chi voglia approfondire la storia dell’edificio, aperto alle visite su prenotazione, c’è il volume Villa De Moll: storia, degrado, restauro curato da Franco Canova e Valerio Borzacchini.

Villa De Moll a Reggiolo (Reggio Emilia)
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