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Una veduta di alcuni reperti nella zona degli scavi di Herdonia (nel comune di Ordona, Fg)

Foto: Fai-Fondo Ambiente Italiano

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Una veduta di alcuni reperti nella zona degli scavi di Herdonia (nel comune di Ordona, Fg)

Foto: Fai-Fondo Ambiente Italiano

Pubblicato il bando per la realizzazione del Parco archeologico di Herdonia

L’ultima campagna di scavi ha portato alla luce il percorso delle mura cittadine, i resti di due templi, di una basilica, del foro, del mercato, delle terme e anche di un piccolo anfiteatro. È uno dei più significativi siti della Capitanata

È stato pubblicato il bando per la realizzazione del Parco Archeologico di Herdonia (nel comune di Ordona, in provincia di Foggia), finanziata dalle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-20. 

Lo ha comunicato Nicola Gatta, responsabile unico del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) per la Capitanata. L’agenzia nazionale di sviluppo Invitalia, nella veste di centrale di committenza per conto del Comune di Ordona, gestirà la procedura di gara per l’affidamento dei lavori finalizzati alla realizzazione del Parco, a tutela di una delle più significative aree archeologiche della zona e, anche, a garanzia di una maggiore accessibilità e di un migliore collegamento tra sito archeologico, centro abitato e museo.

La città di Herdonia, di fondazione daunia, dopo la sconfitta romana di Canne del 216 a.C. revocò la propria fedeltà a Roma. Nel 212 a.C., durante la Seconda guerra punica, vi fu la prima battaglia di Herdonia, combattuta tra l’esercito cartaginese di Annibale e l’esercito romano guidato dal pretore Gneo Fulvio Flacco: anche qui l’esercito romano fu completamente annientato. In epoca romana, la città era attraversata da quella che all’epoca si chiamava via Minucia (e che successivamente divenne la via Traiana) ed era collegata alla via Appia grazie alla via Aurelia Aeclanensis, nota anche come via ad Herdoniam.

Su questo sito si iniziò a scavare all’inizio degli anni Settanta. La prima campagna di scavi durò ininterrottamente per trent’anni, e alla luce delle attuali conoscenze si stima che abbia portato in superficie solo il 20% dell’antico abitato romano. Successivamente, nel 2000, la campagna si interruppe a causa di un contenzioso tra le autorità statali e i proprietari dei terreni interessati dagli scavi. Nel 2014 una parte di questi terreni è stata acquistata dall’allora Mibact, e nel maggio 2022 lo stesso Mibact ne ha acquistato anche la restante parte, lanciando contestualmente la fase di progettazione di una nuova campagna di scavi. Questi hanno riportato alla luce il percorso delle mura cittadine, i resti di due templi, di una basilica, del foro, del mercato, delle terme e anche di un piccolo anfiteatro.

«Herdonia è un pezzo riconoscibile della nostra storia ed è per questo che nel Cis, ha dichiarato Nicola Gatta, è prevista la realizzazione del Parco archeologico con un finanziamento da 1 milione di euro. In questo senso sono state efficaci le interlocuzioni con la Soprintendenza, a cui il Comune di Ordona ha affidato la direzione scientifica della progettazione e l’Alta sorveglianza durante i lavori». Sempre in relazione al sito archeologico, «il Cis prevede un ulteriore intervento da 500mila euro per la realizzazione di un parcheggio che possa connettere gli scavi con il museo. La buona notizia è che, anche in questo caso, sono in corso le procedure per il nuovo affidamento dei lavori da parte di Invitalia». 

«Infine, con un terzo finanziamento, questa volta da 800mila euro, il Cis prevede la realizzazione delle urbanizzazioni in zona Pip (Piano per gli insediamenti produttivi, Ndr) di Ordona, con esecuzione di lavori in corso», ha concluso Gatta. «Il sito archeologico di Herdonia rappresenta un posto di rara e autentica bellezza, ma questo da solo non può bastare, perché può diventare moltiplicatore di esperienze positive, di attrazione, di cultura. Da parte nostra e degli attori coinvolti l’impegno è massimo».

Gaspare Melchiorri, 10 dicembre 2025 | © Riproduzione riservata

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Pubblicato il bando per la realizzazione del Parco archeologico di Herdonia | Gaspare Melchiorri

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