Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Michela Moro
Leggi i suoi articoliStefano Raimondi, direttore di ArtVerona, ha presentato nella mattina del 6 giugno, presso la Sala Pirelli del Palazzo delle Stelline di Milano, la 19ma edizione della fiera, l’ultima della sua direzione quinquennale, che si svolgerà tra l’11 e il 13 ottobre ’24, raccogliendo circa 130 gallerie, di cui si presto si conosceranno i nomi. Nel frattempo, il programma che accompagna la fiera è stato definito nei dettagli (è disponibile su artverona.it).
Durante l’incontro con la stampa, è emersa un’edizione sempre più caratterizzata dai legami col territorio, partendo da quelli con le altre fiere del gruppo Veronafiere. Non solo con Vinitaly, come ha ricordato il presidente Federico Bricolo, dove sono stati esposti lavori della collezione, ma anche con Marmomac, fiera internazionale del marmo, legata al design e all’architettura, e perfino con Fieracavalli, dedicata all’equitazione. Questo per sottolineare la centralità che ArtVerona ha acquistato negli anni, e il desiderio di far crescere la manifestazione. Raimondi ha ricordato come ArtVerona sia diventata una piattaforma per la produzione culturale cittadina, che si sviluppa lungo tutto l’anno attraverso eventi legati all’arte contemporanea, di cui beneficiano anche le giovani gallerie. Uno degli scopi della fiera è la mappatura delle diversità italiane, che rispecchia la peculiarità italica. Giovanni Bonelli, vicepresidente Angamc, ha ribadito come le gallerie non siano meri clienti, ma partner della fiera, che crescono insieme.
Oltre allo zoccolo duro delle gallerie sempre presenti nella Main Section, la fiera focalizza l’attenzione proprio su realtà giudicate «minori», ma che invece sono molto attive sul territorio e diventano interessanti anche per i collezionisti. Questa propensione è visibile a partire dal progetto storico della fiera LAB che riguarda spazi curati da giovani artisti con focus sui nuovi linguaggi. Altra caratteristica della fiera è quella di richiedere, nella sezione Innova curata da Hannah Eckstein, che le gallerie più sperimentali offrano una monografia o al massimo tre nomi di artisti in stand molto curati. Sempre sulla curatela punta Curated by rivolta alle giovani gallerie che chiamano un curatore indipendente per realizzare lo stand, sotto la supervisione di Giacinto di Pietrantonio.
A sottolineare la crescita della fiera in questi anni, secondo Raimondi, è il fatto che un artista internazionale come Ugo Rondinone abbia accettato di partecipare creando un Red Carpet ad hoc di circa 500 metri quadrati. «Habitat», alla sua terza edizione, è dedicato all’opera di Fabio Mauri, e presenterà per la prima volta la collezione completa degli «Zerbini», realizzati tra il 1995 e il 2009, in cui l’artista mette letteralmente in terra pensieri e riflessioni, invitando il pubblico a entrare nell’opera calpestandola.
La città implementa per l’occasione l’offerta artistico-culturale con «Mario Merz. Il numero è un animale vivente» nella Galleria d’Arte Moderna Achille Forti al Palazzo della Ragione, curata da Patrizia Nuzzo, e dedicata ai famosi «Igloo», alle serie di Fibonacci, e agli «Animali», mentre la Fondazione Cariverona, a Castel San Pietro, ospita infine «TOMORROWS-A Land of Water», a cura di Jessica Bianchera e Marta Ferretti. mostra incentrata sul tema dell’acqua. Infine una riflessione sul periodo della fiera: pur vicina svolgendosi poco prima di Art Basel Paris (dal 18 al 20 ottobre), Raimondi ammette di non essere preoccupato poiché sono le gallerie italiane il target principale di ArtVerona.
Altri articoli dell'autore
Una panoramica tra i padiglioni della manifestazione veneziana all’Arsenale, ai Giardini e in altre sedi. Tra i premiati: Leone d’Oro al Regno del Bahrain, menzione speciale al Padiglione della Santa Sede e alla Gran Bretagna
A Milano, Raffaella Cortese celebra l’importante anniversario con una mostra di 41 recenti lavori su carta di una delle storiche artiste della sua galleria
Nella nuova sede (milanese) del museo d’impresa del Gruppo Unipol, si rafforza l’asset culturale della collezione corporate fondata a Bologna e si inaugura la prima mostra meneghina con opere di Beverly Pepper, Quayola, Larry Rivers, Stefano Ronci e fuse*
Elena Pontiggia ripercorre nel Centro Culturale di Milano l’attività dell’artista romagnolo che sperimentò tra il Futurismo, il Novecento Italiano e il Realismo magico