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Ponti d’oro

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Sulla rivista «Aria d’Italia», pubblicata a Milano tra il 1939 e il 1941 (e ora raccolta in volume da Skira), nel numero dedicato all’«Estate mediterranea» Gio Ponti scriveva che «al mare ogni cosa deve essere colorata». Prendendo spunto di qui, la Repetto Gallery presenta, fino al 15 settembre, la coloratissima mostra «Mediterranean Summer by Gio Ponti», curata da Marco Arosio.

In galleria sfilano numerosi esempi della frizzante creatività di Ponti, realizzati dalle sue «agili mani», come il grande architetto e designer (1891-1979) chiamava gli artigiani cui si affidava perché trasformassero in oggetti le sue invenzioni tanto fantasiose e innovative. Sono in mostra bellissime bottiglie di vetro realizzate da Venini a Murano e alcuni esemplari delle sue celebri sedie «Leggera» e «Superleggera» e, per la prima volta a Londra, è esposto un suo singolare cancello, un pezzo unico dall’agile pattern a losanghe allungate, ritagliato al pantografo nel 1967 da una lastra di ferro alta oltre due metri dalla ditta Fratelli Greppi.

A proposito di questo lavoro, Ponti, che era uno sperimentatore instancabile, scriveva «mi sono entusiasmato del processo con il quale gli amici Greppi simultaneamente ingrandiscono il disegno e lo ritagliano su spessori di ferro. Ecco un elemento di inferriata, ma altre idee scaturiscono dalla mia immaginazione, tanto questo procedimento è meraviglioso».

Insieme, sono esposti mobili, disegni e pezzi unici di Gio Ponti, creati tra gli anni Venti e Settanta del secolo passato, oltre a opere degli artisti da lui più amati, come Lucio Fontana, Leoncillo e Fausto Melotti, con i quali era solito collaborare negli edifici da lui progettati.

Ada Masoero, 03 luglio 2017 | © Riproduzione riservata

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Ponti d’oro | Ada Masoero

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