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Arianna Antoniutti
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Missione accessibilità: un obiettivo chiaro e strategico per la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura che, con la Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali, ha creato «Personeper»: il primo piano nazionale di formazione sull’accessibilità nei luoghi della cultura italiani. Con uno stanziamento complessivo di 1,085 milioni di euro, «Personeper» è finanziato dall’Unione Europea-NextGenerationEU nell’ambito del Pnrr «Cultura 4.0», attraverso l’investimento «1.2», ossia rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi, per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura.
In questo ambito ha preso avvio ad ottobre, presso il Museo Egizio di Torino, il percorso di formazione dal titolo «Missione Accessibilità», promosso dal Ministero della Cultura, dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali e coprogettato con lo stesso Museo Egizio. Per la prima volta, direttrici e direttori di musei, archivi e biblioteche italiani si incontrano per approfondire i temi dell’accessibilità, confrontandosi e comparando esperienze nazionali e internazionali, e trasformando la riflessione e lo studio, nella realtà concreta di ciascuna istituzione museale, in buone pratiche.
Cinque gli appuntamenti in programma al Museo Egizio: dopo le prime due giornate dell’1 e 2 ottobre, il prossimo corso si terrà giovedì 27 e venerdì 28 novembre, seguito dagli incontri del 10-11 dicembre, 25-26 febbraio 2026 e infine 18-19 marzo. Ciascun corso è dedicato a 50 direttrici e direttori, per un totale complessivo di 250 figure apicali. «Con il corso per direttori di musei, archivi e biblioteche, il Museo Egizio si fa promotore di una vera e propria rivoluzione culturale, commenta il direttore Christian Greco: trasformare l’accessibilità da semplice adempimento normativo a leva strategica di innovazione. La nostra esperienza al Museo Egizio dimostra che ripensare la comunicazione, l’interpretazione e la progettazione degli spazi in chiave partecipativa non solo amplia i pubblici, ma arricchisce l’esperienza di tutti i visitatori».
La giornata del 27 novembre si aprirà con il direttore Greco che parlerà di strategie dell’accessibilità dei luoghi della cultura, e di come ripensare, in questo senso, la comunicazione. Lo stesso Museo Egizio sarà l’oggetto del case study illustrato da Sara Menato, con risultati, criticità, spunti di miglioramento e ascolto dei pubblici. Ancora il Museo Egizio e le sue collezioni saranno al centro del corso-laboratorio del giorno seguente, che si concluderà con la visita agli spazi e agli strumenti di accessibilità.
Oltre agli appuntamenti in presenza, il piano nazionale di formazione si completa con quattro percorsi online sulla piattaforma fad.fondazionescuolapatrimonio.it, per un totale di oltre 600 ore di formazione e 180 docenti coinvolti. Ancora, sempre nell’ambito del progetto «Personeper», è stato creato il primo sito in Italia interamente dedicato ai temi e alle esperienze di accessibilità nei luoghi della cultura. Nato come luogo di riflessione, di incontro e confronto, lo spazio digitale è aperto sia a chi produce, promuove, organizza cultura, sia a chi alla cultura accede e partecipa. Il sito offre approfondimenti teorici, testimonianze italiane e internazionali, strumenti normativi e operativi, bibliografie e glossari, e un’area download per documenti, norme, regolamenti, linee guida e pubblicazioni.
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