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Una veduta della scorsa edizione di Expo Chicago

Foto Kyle Flubacker

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Una veduta della scorsa edizione di Expo Chicago

Foto Kyle Flubacker

Nessun italiano a Expo Chicago

Tante le presenze locali e internazionali alla fiera d’arte americana più longeva anche se si registra la totale assenza di gallerie nostrane

Maurita Cardone

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Dall’11 al 14 aprile torna Expo Chicago, una delle più longeve fiere d’arte statunitensi che, acquisita la scorsa estate da Frieze con la promessa di continuare a mantenere la precedente direzione e con il brand esistente, quest’anno arricchisce la propria programmazione con premi, conferenze, progetti speciali e iniziative di arte pubblica. La fiera porta negli spazi espositivi della Festival Hall del Navy Pier circa 170 gallerie internazionali, istituzioni e organizzazioni, con una forte presenza di realtà territoriali. 

La sezione «Exposure», dedicata a gallerie in attività da non più di dieci anni, è curata da Rosario Güiraldes del Walker Art Center di Minneapolis. È da qua che vengono scelte le opere che, grazie al Northern Trust Purchase Prize, vanno ad accrescere le collezioni delle tre istituzioni americane vincitrici del premio: l’High Museum of Art di Atlanta, il Milwaukee Art Museum a Milwaukee e il Museum of Contemporary Art San Diego.

A questo riconoscimento, giunto alla sua decima edizione, se ne aggiungono due nuovi: il Macerich’s Fashion Outlets of Chicago Purchase Prize, finalizzato all’acquisizione di un’opera per The Collection: Where Art Meets Fashion, programma di arte pubblica site-specific di un locale centro commerciale, e un nuovo premio promosso da 21c Museum Hotels destinato a lavori che mettono in risalto il potere dell’arte nel promuovere l’impegno civico. Complessivamente i due premi ammontano a circa 100mila dollari.

Tra i progetti speciali spicca «In/Situ», una presentazione all’interno dei padiglioni della fiera di sculture su larga scala, video, film e opere site-specific di artisti presenti in fiera, curata da Amara Antilla del Contemporary Arts Center (CAC) di Cincinnati. Come di consueto, l’evento ospita anche il forum curatoriale organizzato in collaborazione con Independent Curators International, con una conferenza dal titolo «Curating and The Commons» e una presentazione di Miguel A. López, co-curatore dell’edizione 2024 della Toronto Biennial of Art

Fuori dai padiglioni, la città partecipa con mostre ed eventi tra gallerie, musei, hotel e spazi pubblici, raccolti nella consueta programmazione della Expo Art Week, in collaborazione con la locale agenzia di promozione turistica. In concomitanza con la fiera, inaugura l’installazione primaverile del programma Art on The Mart che «accende» la facciata di The Mart, il più grande edificio commerciale privato negli Stati Uniti, con un video mapping d’autore visibile dal lungofiume. L’artista scelta per questa edizione è la croata Nora Turato che esplora l’ossessione contemporanea per l’auto-ottimizzazione attraverso le esplorazioni linguistiche che caratterizzano il suo lavoro.

Maurita Cardone, 09 aprile 2024 | © Riproduzione riservata

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