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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliArroccata a 300 metri sul livello del mare, immersa in un paesaggio naturale mozzafiato, insieme a Capri crocevia della Dolce Vita tra la fine degli anni Cinquanta e i Sessanta, Anacapri è stata frequentata da grandi artisti, collezionisti e intellettuali e da alcuni anni ospita il Festival del paesaggio di Anacapri, tra gli appuntamenti più significativi dedicati alla riflessione sul paesaggio contemporaneo. Nella nona edizione, in calendario dal 7 settembre all’8 novembre 2025, debutta una grande novità: il Premio Jumeirah Capri Palace per l’Arte, che verrà assegnato per la prima volta il 6 settembre presso l’hotel simbolo della Dolce Vita caprese. Nato in collaborazione con Arianna Rosica e Gianluca Riccio, direttori artistici del festival, il riconoscimento andrà a due artisti scelti tra i partecipanti ai due progetti espositivi che compongono l’edizione 2025. Le opere vincitrici entreranno a far parte della collezione permanente del Jumeirah Capri Palace, arricchendo il suo White Museum. Il premio consisterà in una residenza in hotel più un un contributo economico per sostenere la prorpia ricerca.
Le due sezioni della mostra prese in esame per selezionare i candidati sono «Travelogue, Landscapes with Ruins», dedicata all’interpretazione della rovina come lente per rileggere il paesaggio contemporaneo, con installazioni di Isabel e Alfredo Aquilizan, Masbedo, Luca Pancrazzi, Sislej Xhafa e altri; e «RUINA, Searching for an Identity in the Ancient and the Present», che guarda al dialogo tra identità del passato e del presente attraverso le opere di cinque artisti italiani under 35. La giuria internazionale è presieduta da Cristiana Perrella, direttrice del MACRO di Roma, e composta da Angela Tecce (Museo Madre, Napoli), la collezionista Brunella Trimarco, il giornalista Aldo Cazzullo e Ermanno Zanini, vicepresidente regionale di Jumeirah e general manager del Capri Palace.Con questa iniziativa, il Jumeirah Capri Palace rafforza dunque il proprio ruolo di mecenate sull’isola, consolidando ulteriormente la volontà del gruppo Jumeirah di farsi promotore culturale nelle città dove opera. Il brand, che a Dubai ha inaugurato il format Art Journey e di recente ha collaborato con Christie’s Londra in una mostra dedicata a Marwan Kassab Bachi, guarda sempre di più all’arte come strumento di relazione e dialogo globale. Il Jumeirah Capri Palace, con le suite ispirate a Miró, Magritte e Warhol, il ristorante L’Olivo (due stelle Michelin) e il celebre Il Riccio a picco sulla Grotta Azzurra, ospita da anni una collezione di arte contemporanea diffusa negli spazi comuni. Ora, con il nuovo premio, la sua vocazione culturale incontra in maniera più strutturata l’esperienza del Festival del Paesaggio, che dal 2016 indaga le trasformazioni ambientali, sociali e antropologiche attraverso i linguaggi dell’arte.
La cerimonia del premio si svolge sabato 6 settembre, alle 18, quando i due artisti, uno per categoria, riceveranno il Premio Jumeirah Capri Palace per l’Arte, riconoscimento che unisce l’ospitalità di lusso con l’impegno verso la scena artistica contemporanea e il territorio caprese.
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