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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliDal 5 al 7 settembre 2025 il Sandton Convention Centre di Johannesburg ospita la 18ma edizione di FNB Art Joburg, la fiera più longeva e prestigiosa del continente africano dedicata all’arte contemporanea. Nata nel 2008, la manifestazione si è consolidata come piattaforma di riferimento per artisti, gallerie, collezionisti e istituzioni, diventando un termometro del mercato africano e un luogo di dialogo con il resto del mondo. La fiera è articolata in sette sezioni tematiche che disegnano una geografia complessa e inclusiva: gallery HUB riunisce le gallerie leader del continente, come Goodman Gallery, Stevenson, Gallery MOMO ed Everard Read, accanto a spazi innovativi come BKhz ed Eclectica Contemporary; gallery LAB funziona come incubatore per progetti emergenti, dal Modzi Arts Gallery in Zambia alla Wunika Mukan Gallery di Lagos, fino a collettivi e piattaforme sperimentali di Tanzania, Ghana e Angola. Accanto a queste, MAX ospita installazioni monumentali, GIF si concentra sulla fotografia e i nuovi media, ETC valorizza l’editoria indipendente, AUX i film e i talk, mentre ORG dà visibilità alle istituzioni e alle fondazioni che sostengono la crescita culturale.

Il risultato è una fiera che non è sia mercato che ecosistema culturale: uno spazio di scambio, riflessione critica e sperimentazione. Qui si misurano le tendenze artistiche africane contemporanee, sempre più presenti nelle aste internazionali e nei grandi musei, e qui si formano nuove connessioni tra collezionisti locali e globali. In questo scenario si inserisce il partenariato con BMW Group South Africa, che ha scelto di legare il proprio nome a FNB Art Joburg in un’ottica di lungo periodo. L’azienda automobilistica tedesca non si limita a sostenere la fiera come sponsor, ma ne è diventata un attore culturale attivo attraverso due progetti chiave: il BMW Young Collectors Co. e il BMW Art Generation. Il primo, nato nel 2020, mira a formare una nuova generazione di collezionisti africani sotto i quarant’anni, offrendo a giovani imprenditori e creativi la possibilità di avvicinarsi al collezionismo attraverso mentoring, visite, incontri diretti con artisti e gallerie. È un programma che rompe la percezione elitaria del collezionismo, puntando su consapevolezza, inclusività e sostenibilità culturale. Il secondo, il BMW Art Generation, è un evento collaterale della fiera che quest’anno, il 30 agosto 2025, ha animato il Nirox Sculpture Park con una giornata di performance, workshop e concerti. Dedicato al tema «A Tropology Between Image and Imagination», ha visto protagonisti artisti di primo piano come Zanele Muholi e Nicholas Hlobo, insieme a musicisti come Sipho «Hotstix» Mabuse e Msaki e ai laboratori educativi del BMW Centre for Art Education. Più che un evento collaterale, una vera festa comunitaria. BMW è legata all’arte sin dagli anni Settanta con le celebri Art Cars, auto trasformate in sculture viaggianti da Andy Warhol, Roy Lichtenstein e, più recentemente, Julie Mehretu. Con la consapevolezza che il mercato africano dell’arte contemporanea è in forte crescita, per BMW sostenere il collezionismo significa contribuire a strutturarlo, legando il marchio a valori di innovazione e creatività. In un continente dove la scena artistica sta conquistando visibilità globale ma necessita ancora di infrastrutture solide, BMW sceglie di agire non solo come sponsor ma come facilitatore culturale. Attraverso la fiera e i progetti collegati, l’azienda costruisce reti, offre strumenti, crea spazi di incontro che avranno un impatto ben oltre la durata dell’evento. Così, nelle sale del Sandton Convention Centre e nei giardini scultorei di Nirox, prende forma un modello di collaborazione tra impresa e arte che va ben oltre il marketing, generando un investimento culturale e sociale, capace di formare comunità, rafforzare il mercato e dare voce a nuove generazioni di artisti e collezionisti africani.
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