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Lo studio Morandi di via Fondazza a Bologna in una fotografia di Luigi Ghirri

© Eredi Luigi Ghirri

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Lo studio Morandi di via Fondazza a Bologna in una fotografia di Luigi Ghirri

© Eredi Luigi Ghirri

Morandi nell’obiettivo di Ghirri

A seguito di una visita con l’amico fotografo nello studio del maestro bolognese alla fine degli anni ’90, Giorgio Messori compone due saggi affidandosi alla sua memoria per restituire a parole l’esperienza

Giulia Grimaldi

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Il volume Il pianeta sul tavolo. Giorgio Morandi e Luigi Ghirri raccoglie i due saggi scritti da Giorgio Messori sulla visita fatta con il fotografo e amico Luigi Ghirri negli atelier del pittore Giorgio Morandi a Bologna e a Grizzana, negli anni ’90. Il primo saggio lo ha scritto in seguito a quel pellegrinaggio negli spazi di Morandi, fresco dell’epifania che in quello studio d’artista colse lui e Ghirri (che per quel progetto scattò 400 negativi). Il secondo scritto torna a ripercorrere invece mentalmente quei luoghi, inseguendo la stessa luce, ma lo fa dopo che la morte del fotografo ha segnato una mancanza costante tra le pagine e sposta il focus dall’arte del pittore a quella di Ghirri, intrecciando i metodi, le intenzioni e le sensibilità dei due artisti. 

Questi fili che l’autore ha tessuto tra i due testi sono ben saldi alle dimore di Morandi, eppure spaziano nel tempo, tra diversi strati di memoria. Nostante l’analisi del lavoro del pittore, che si fonda sulla ricerca del suo punto di vista, del suo metodo e in un tentativo riuscito di raccontare la sua «contemplazione attiva», il respiro del libro è dato dalla profonda amicizia che univa Messori e Ghirri. La presenza leggera e diffusa del fotografo nella prima parte si trasforma in una pesante assenza nel secondo, mentre il muto dialogo con Morandi attraversa tutto il libro (par di vederlo fissare indisturbato la sua composizione in attesa della luce perfetta). Questo cercarsi di anime simili, prima in nome di un Maestro e poi attraverso oggetti e ricordi che uniscono il passato e il presente, diventa una sorta di macchina del tempo che lascia l’illusione che il rapporto continui in un tempo altro. Il volume è corredato da sette fotografie di Ghirri ed è proprio a una di queste che fa riferimento l’autore nel sovrapporre il metodo e il lavoro dei due artisti, quella della camera da letto di Morandi, in cui gli oggetti sono definiti esclusivamente dalle variazioni del bianco, «quasi che il mondo fisico si smaterializzi in un soffio di luce». 

Il pianeta sul tavolo. Giorgio Morandi e Luigi Ghirri
di Giorgio Messori, a cura di Gino Ruozzi, 88 pp., ill., Casagrande, Bellinzona 2024, € 14

La copertina del volume

Giulia Grimaldi, 19 febbraio 2025 | © Riproduzione riservata

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Morandi nell’obiettivo di Ghirri | Giulia Grimaldi

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