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Un render dell’interno del Mast-Spedale del Tau ad Altopascio (Lu)

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Un render dell’interno del Mast-Spedale del Tau ad Altopascio (Lu)

Mast-Spedale del Tau, il primo, vero e proprio museo di Altopascio

L’obiettivo è trasformare gli spazi dell’antico Spedale in un centro culturale contemporaneo, capace di raccontare le radici della cittadina attraverso linguaggi innovativi e multimediali

Gianfranco Ferroni

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Ad Altopascio (Lu) nasce il nuovo museo Mast-Spedale del Tau. Il progetto del nuovo percorso culturale è stato presentato dal sindaco Sara D’Ambrosio e dall’assessore alla cultura Alessio Minicozzi. Ett S.p.A., industria digitale creativa parte di Dedagroup, curerà la progettazione, l’immagine, i contenuti e l’allestimento di quello che diventerà il primo, vero e proprio museo di Altopascio, pronto per la prossima primavera. Per D’Ambrosio, «con questo progetto vogliamo dare nuova vita al sistema museale di Altopascio, raccontando la storia della nostra cittadina e delle sue radici attraverso linguaggi innovativi e coinvolgenti. La combinazione di memoria e tecnologia, con strumenti come i visori Vr, permetterà ai visitatori di vivere un’esperienza immersiva unica, capace di coniugare il fascino del passato con le opportunità del presente. Il nuovo museo non sarà solo un luogo di conservazione, ma un centro culturale aperto a tutti, capace di educare, emozionare e far scoprire Altopascio sotto una prospettiva completamente nuova». Per Giovanni Verreschi, presidente Ett S.p.A.-Dedagroup, «la partecipazione al progetto di valorizzazione della storia di Altopascio ha rappresentato un motivo di soddisfazione e orgoglio e l’opportunità di testare, ancora una volta, le potenzialità di realtà virtuale e IA in ambito storico-artistico e nella promozione dei territori. I Cavalieri del Tau tornano ad essere incontrabili grazie ad un corto girato con tecnologie Vr scandite dal registro tipico della fiction cinematografica: questo approccio e la fruizione a 360 gradi tramite visori sono particolarmente graditi ai più giovani. Il progetto del sistema museale di Altopascio, nel suo complesso, è pensato per una visita in chiave personalizzata e immersiva: riteniamo che questo tipo di spettacolarizzazione del patrimonio culturale sia, oggi, la strada corretta per coinvolgere il pubblico e stupirlo con esperienze memorabili».

L’obiettivo è trasformare gli spazi dell’antico Spedale in un centro culturale contemporaneo, capace di raccontare le radici della cittadina attraverso linguaggi innovativi e multimediali. L’intervento, promosso dal Comune di Altopascio con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, sarà realizzato da Ett S.p.A-Dedagroup e valorizzerà l’area dei Silos e la Raccolta Storica conservata nel Loggiato Mediceo. Il cortometraggio «Nel segno del Tau. Cavalieri e Pellegrini nell’Altopascio medievale», produzione esecutiva di Ett S.p.A., soggetto e sceneggiatura di Francesca Romana Conti, regia di Federico Basso, racconta il viaggio di una famiglia di pellegrini lungo la via Francigena alla fine del Trecento e il ruolo dei Cavalieri del Tau. Il video combina scenografie reali, attori in costume e tecniche cinematografiche avanzate, offrendo un’idea concreta di come sarà l’esperienza immersiva del museo.

Il progetto prevede un’esperienza del tutto nuova, che trasforma l’area dei Silos e del Loggiato Mediceo. Nell’area dei Silos, quella dello Spedale del Tau, i visitatori saranno accolti da una pannellistica informativa coordinata che li guiderà lungo il corridoio, offrendo approfondimenti sulla storia e sulla funzione dei granai, sulla produzione e conservazione del grano e sul ruolo fondamentale del pane nella vita dello Spedale. Guida d’eccezione, un contadino ottocentesco, un avatar narrante, riprodotto su un totem Led: con un linguaggio vivace e ricco di espressioni popolari, racconterà la vita nei campi, l’organizzazione dei poderi legati allo Spedale e l’utilizzo del Piaggione come deposito delle granaglie, istituito dal granduca Pietro Leopoldo I di Lorena. Inoltre, una videoproiezione guiderà il pubblico attraverso la storia della via Francigena, dello Spedale e dell’Ordine dei Frati di San Jacopo, soffermandosi sul ruolo dei Cavalieri del Tau, sulla missione di assistenza ai pellegrini e sull’importanza della tradizione del pane come simbolo di accoglienza e cura verso i bisognosi e i pannelli informativi racconteranno l’area archeologica e gli scavi.

All’interno del Loggiato Mediceo, un leggìo digitale permetterà ai visitatori di consultare testi e documenti storici, mentre una scuola di cucina interattiva offrirà un’esperienza ludico-didattica basata sul ricettario medievale Liber de coquina peregrinorum. I visitatori potranno scegliere ricette, scoprire ingredienti e passaggi, e vivere un’esperienza virtuale di preparazione dei piatti tipici dei pellegrini, tra cui il rinomato pane altopascese. La collezione archeologica sarà valorizzata con nuove teche espositive e pannellistica didascalica, che racconteranno la storia del territorio e dei reperti conservati, mentre una web app di visita, in italiano e inglese, accompagnerà il pubblico alla scoperta del museo e del territorio, offrendo approfondimenti multimediali e strumenti di fruizione interattiva.

Sempre nel Loggiato, attraverso speciali visori si potrà fruire del cortometraggio «Nel segno del Tau. Cavalieri e Pellegrini nell’Altopascio medievale» per visitare a 360 gradi e in modo immersivo luoghi strettamente legati alla storia dell’Ordine del Tau e al cammino dei pellegrini. La produzione ha creato set altamente realistici e impiegato tecnologie all’avanguardia per realizzare sequenze che permettono allo spettatore di vivere in prima persona l’azione. Per valorizzare Altopascio, attraverso l’uso della realtà virtuale e strumenti tecnici come drone, steadycam e telecamere fisse, è stato utilizzato un registro simile alla fiction cinematografica più che al taglio documentaristico, in modo che il prodotto finale fosse in grado di coinvolgere e far immedesimare il pubblico nella narrazione. Con l’adozione di tecniche produttive ispirate al linguaggio cinematografico, applicate alle riprese in realtà virtuale e successivamente elaborate in Computer-Generated Imagery. I protagonisti della storia sono tre pellegrini e il più insigne tra i cavalieri del Tau, il Maestro Generale dell’Ospedale, Bartolomeo di Gherardo Rapondi da Lucca, personaggio realmente esistito e operante tra il 1367 e il 1394. Ai personaggi principali, portati in scena dagli attori Matteo Colomo, Fulvia Andreoni, Eleonora Fusi e Andrea Bruni, sono affiancati i figuranti della Compagnia Contrade San Paolino di Lucca, per ricostruire il contesto vivo della via Francigena e l’operosità quotidiana dell’Altopascio medievale. La storia è ambientata nel 1390, anno in cui Papa Urbano VI indice un Giubileo straordinario.

Gianfranco Ferroni, 17 dicembre 2025 | © Riproduzione riservata

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