A Roma, in via Veneto, nel Mimit-Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è stata inaugurata la mostra «Sguardi d’impresa. Mimmo Frassineti fotografa la Ferrari», visitabile fino al 14 gennaio 2026. Sono oltre sessanta gli scatti realizzati dal fotografo, giornalista e autore, «colonna» dell’Agenzia Agf che con le sue immagini da decenni arricchisce i contenuti delle testate «La Repubblica» e il «Venerdì». Panorami di scatti allestiti nell’atrio di Palazzo Piacentini, con la storia della cultura d’impresa che incontra la contemporaneità. Una mostra che arriva da Modena, parte del progetto di valorizzazione degli archivi del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti. Vengono messe in relazione due serie di immagini realizzate a distanza di quarantacinque anni da Frassineti negli stabilimenti produttivi della Ferrari a Maranello: la prima risale al 1980 e oggi è parte dell’Archivio storico del Gruppo Cdp, e la seconda è del 2024, commissionata per l’occasione da Cassa Depositi e Prestiti. Lo stesso Frassineti racconta: «Ebbi la fortuna di conoscere Enzo Ferrari. Non sapevo se avrebbe accettato di farsi fotografare. Invece fu quanto mai disponibile. Subito dopo potei fare le riprese nella fabbrica. Era un unico vasto ambiente che ospitava le varie lavorazioni. Su iniziativa della Cassa Depositi e Prestiti, sono tornato l’anno scorso negli stabilimenti di Maranello. La piccola fabbrica artigianale di quarantacinque anni fa è oggi un’industria ipertecnologica, che tuttavia non ha smarrito la vocazione artigianale, grazie alle operaie e agli operai con la loro passione e competenza».

La mostra si articola intorno a sette parole chiave: «Connessioni», «Sintonia», «Manifattura», «Precisione», «Orgoglio», «Passione» e «Pazienza». Il risultato non è solo un confronto tra due epoche, ma anche una riflessione sul legame profondo che unisce l’uomo e la macchina, un rapporto fatto di orgoglio, passione, competenza e responsabilità. Per Giovanni Gorno Tempini, presidente di Cassa Depositi e Prestiti, «questa mostra testimonia l’impegno di Cdp nel valorizzare la cultura d’impresa e rafforzare quel dialogo tra industria, arte e territori che caratterizza il nostro operato. Il sostegno all’arte e alla cultura è un modo per raccontare la storia imprenditoriale di ieri e di oggi come stimolo per guardare al futuro ma anche una leva per promuovere, con i progetti della nostra fondazione, lo sviluppo sociale ed economico dei territori».