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La Basilica di San Marco nei giorni dell'acqua alta

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La Basilica di San Marco nei giorni dell'acqua alta

Marea a Venezia. Chi pagherà | 2. La basilica

360 milioni di euro: a tanto ammonterebbe il danno ai soli beni pubblici dopo le ondate di marea eccezionale iniziate il 12 novembre

Veronica Rodenigo

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Venezia. Il bene più colpito, con invasione delle acque anche due volte al giorno (inclusa la cripta) e dove a nulla è servito il sistema di canalizzazioni appena approntato per il nartece (inutile al di sopra degli 88 centimetri) ha uno specifico ente, la Procuratoria, che per statuto si occupa della sua tutela e manutenzione. Il bilancio annuale si attesta sui 10 milioni di euro da entrate di bigliettazione di cui la metà è destinata ai restauri.

La Procuratoria, operando in una costante situazione d’emergenza per consolidamenti strutturali (basi di colonne e fusti) e conservativi (mosaici ed elementi lapidei), ha ribadito il proprio grido di allarme con la conferenza stampa del 13 dicembre durante la quale l’architetto Mario Piana, proto di San Marco, ha illustrato costi e azioni prioritarie.

Tra queste: indagini preliminari, interventi ai rivestimenti marmorei e ai pavimenti di nartece e Cappella Zen, il restauro dei mosaici pavimentali tra cui quelli raffiguranti due pavoni (nella navata destra), i paliotti per gli altari dei santi Paolo e Giacomo nonché la progettazione esecutiva (entro fine gennaio; i lavori dureranno circa un anno) di un sistema di pompe e impermeabilizzazione dei cunicoli per la parte retrostante la Basilica al fine di preservare cripta, cortili adiacenti, parte della sagrestia.

Costo complessivo: 3 milioni di euro a cui se ne devono aggiungere 840mila per ripristinare le lastre di copertura di una cupola divelte dal forte vento. «Se negli anni avessimo ricevuto la stessa attenzione degli ultimi tempi, non saremmo a questo punto. Abbiamo dovuto aspettare la tragedia, dichiara il primo procuratore di San Marco Carlo Alberto Tesserin. Il Consiglio regionale è stato il primo a rispondere al nostro sollecito con un milione di euro che però non basterà. Dopo la visita del ministro Franceschini abbiamo ricevuto una duplice assicurazione: l’estensione alle chiese dell’ArtBonus e il riconoscimento delle spese già sostenute per l’alluvione del 28 ottobre 2018: 2 milioni di euro che ci sono stati promessi».

Molto cauta rimane la posizione su una soluzione definitiva per l’allagamento di Piazza San Marco. Dopo svariate ipotesi sviluppate da enti esterni, per ora la Procuratoria si limita a rimarcare che qualsiasi decisione dovrà essere presa di concerto con Comune (che ha pertinenza sull’area) e Soprintendenza.



Marea a Venezia. Chi pagherà

1. Un bagno costosissimo
2. La basilica
3. Le chiese
4. Il Conservatorio
5. La Galleria Franchetti

Veronica Rodenigo, 08 febbraio 2020 | © Riproduzione riservata

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