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Reso più complesso dai danni del terremoto del 2012, è stato portato a termine il restauro della basilica di Sant’Andrea avviato nel 2008 (cfr. n. 342, mag. ’14, p. 31 e n 330, apr. ’13, p. 30). Con il primo lotto si è intervenuti su abside, presbiterio e transetti (2008-11, 3 milioni di euro sostenuti da parrocchia e Diocesi), con il secondo lotto (2011-13) su pareti e volta della navata centrale. Il sisma tuttavia non solo danneggiò parti già restaurate, ma lese pesantemente la cupola e la lanterna, per cui durante il terzo lotto (2013-15) si provvide al consolidamento e miglioramento sismico della cupola oltre al restauro di due cappelle. E poiché una saggia gestione dei lavori aveva consentito significativi risparmi, nel corso del 2015 è potuto partire il quarto lotto di lavori, su facciata, tetti e, nuovamente (con consolidamento sismico) transetto sud.
Sette milioni di euro i costi di secondo, terzo e quarto lotto, sostenuti dalla Diocesi con l’apporto delle Fondazioni Cariplo e Cariverona, e di Presidenza del Consiglio dei ministri, Regione Lombardia e Fondazione Mps. Il lungo e difficile cantiere ha visto l’architetto Monica Nascig impegnata nella progettazione e direzione dei restauri sugli interni (affiancata per gli interventi strutturali seguiti al sisma dall’ingegnere Alberto Moretti), mentre a dirigere i restauri della facciata sono stati gli architetti Elena Romoli e Daniela Lattanzi del Segretariato regionale del Mibact per la Lombardia (già Direzione regionale). Il capitolo, come sempre assai dibattuto, del nuovo arredo liturgico è stato diretto da Paolo Zermani.
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