Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Una veduta del caveau di Open Care

© Open Care

Image

Una veduta del caveau di Open Care

© Open Care

Open Care: tra i servizi ora perfino un Master

Il Corso va a colmare un vuoto particolarmente avvertito in Lombardia dove sono sempre più necessarie delle competenze nell’ambito della stima e valutazione delle opere d’arte

Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Art Advisory, conservazione e restauro, caveau e depositi, logistica per l’arte, sviluppo e gestione di depositi e archivi, cui dal 2024 si è aggiunta la piattaforma digitale Collezioneprivata.it, dedicata alla trattativa privata: queste le aree in cui opera, da leader, Open Care-Servizi per l’Arte, società fondata nel 2003 (ma con l’eredità della storica azienda Frigoriferi Milanesi, istituita nel 1899), unica in Italia a offrire servizi integrati per l’Art Collection Management. A un’offerta così ricca e completa si aggiunge ora un’inedita iniziativa nell’ambito della formazione specialistica, promossa in partnership con ML Fine Art di Matteo Lampertico: si tratta del Master in Arte, collezionismo e mercato, realizzato con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, pensato soprattutto per laureati in Beni culturali, Economia e gestione dei Beni culturali, Lettere e filosofia, ma anche per chi, pur con diversa formazione, possa provare di possedere solide competenze culturali e storico artistiche. 

Come spiega a «Il Giornale dell’Arte» Liliana Cherubin, presidente di Open Care Art Advisory: «Perché un master? Perché Open Care intende diversificare l’offerta di servizi dedicati all’arte intensificando la sua presenza nel settore formativo. È in atto un’autentica metamorfosi, un profondo cambiamento di mercato, sempre più votato all’innovazione e proiettato a raggiungere una nuova fascia di clienti, i giovani millennial. Vi è necessità di menti fresche, vivaci, creative e preparate per accogliere l’imminente impatto del più grande trasferimento di ricchezza di sempre, circa 80mila miliardi di dollari pronti a essere ereditati nei prossimi vent’anni e investiti in parte anche in arte. Questi i dati che ci hanno portato ad aprire un’interlocuzione con due attori d’eccezione come Matteo Lampertico e Università Cattolica nella progettazione di una proposta che fosse distintiva rispetto al panorama formativo attuale. Il Master in Arte, collezionismo e mercato fornisce agli studenti competenze e strumenti teorico-pratici, esplora le dinamiche del mercato, fornisce gli elementi più efficaci per interpretare le strutture del sistema artistico e mira a favorire il successo nella gestione di istituzioni culturali pubbliche e gallerie private». 

Laboratorio di dipinti e opere polimateriche, Open Care-Servizi per l’Arte

Il Master va a colmare un vuoto particolarmente avvertito in Lombardia, l’area leader del mercato italiano dell’arte, dove sono sempre più necessarie delle competenze (che siano frutto di un’adeguata formazione specialistica) nell’ambito della stima e valutazione delle opere d’arte; della conoscenza dei canali di vendita del mercato primario e secondario, ma anche una specifica preparazione in ambito curatoriale, gestionale e organizzativo; una solida conoscenza delle strategie di marketing e delle pratiche assicurative, non meno che degli aspetti legislativi e di quelli relativi a restauro, custodia, circolazione e logistica. Senza contare la capacità di riconoscere e affrontare i mutamenti del mercato, sempre più veloci e sfidanti, avvalendosi anche di competenze informatiche, digitali e tecnologiche che un ambito come questo richiede. Chi completerà i corsi del Master potrà quindi affrontare, con tutti gli strumenti necessari, le professioni di Art dealer, mercante d’arte, specialista presso case d’aste, curatore di collezioni private, aziendali, bancarie e di archivi d’artista e di Fondazioni, specialista in custodia e movimentazione di opere d’arte, Art & Finance specialist. Per arrivare a questi traguardi il Master offre un piano formativo con lezioni frontali (occorre frequentarne almeno il 75%) e online, ed esercitazioni presso i laboratori di restauro e le strutture di Open Care-Servizi per l’Arte, oltre a visite a gallerie, case d’asta, fiere d’arte, fondazioni e collezioni private, corporate e bancarie, mettendo anche a disposizione strumenti informatici e gestionali come la piattaforma Artprice. 1.750 le ore di lezione, dal 12 gennaio al 12 luglio 2026 (dalle 18 alle 21 in tre giorni settimanali, oltre ad alcuni sabati full time e a uno stage a fine corso) e 70 i Cfu-Crediti formativi universitari conseguiti. Settemila euro, in più rate, il costo per chi si iscrive entro il 15 dicembre, 6.350 euro se lo si fa entro il prossimo 31 agosto 2025.

Dipartimento di Art Advisory, Open Care-Servizi per l’Arte

Ada Masoero, 07 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Da oggi fino al 30 luglio, e poi dal primo settembre, il monumento non sarà accessibile per consentire le indagini nel settore orientale e permettere il restauro delle strutture. Non mancheranno momenti di condivisione del lavoro con aperture straordinarie da dopo l’estate fino a marzo 2026

In controtendenza rispetto al criterio di ritorno di visibilità, comune negli atti di mecenatismo, il progetto di Intesa Sanpaolo privilegia il valore identitario delle opere e non la loro notorietà. In autunno una mostra celebrerà la ventesima edizione 

Milano rende omaggio all’artista con una grande mostra diffusa tra Palazzo Reale, il Museo del Novecento e il Museo del Duomo e concepita come una camminata tra i nuclei fondanti del suo lavoro 

Conclusi i restauri di tutti i prospetti dell’immensa Villa di delizia che dopo la sua edificazione ha subìto vari rimaneggiamenti. Ora si lavora al giardino formale

Open Care: tra i servizi ora perfino un Master | Ada Masoero

Open Care: tra i servizi ora perfino un Master | Ada Masoero