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Un appuntamento multidisciplinare, giunto alla 16ma edizione, unisce cinema, arte, fotografia, teatro, food e approfondimento culturale, con oltre 40 film in anteprima e numerosi eventi in programma
- Alessia De Michelis
- 02 settembre 2025
- 00’minuti di lettura


Tanya Traboulsi, «Beirut Recurring Dream» (particolare)
L’immaginazione radicale del Medio Oriente si fa strada a Firenze
Un appuntamento multidisciplinare, giunto alla 16ma edizione, unisce cinema, arte, fotografia, teatro, food e approfondimento culturale, con oltre 40 film in anteprima e numerosi eventi in programma
- Alessia De Michelis
- 02 settembre 2025
- 00’minuti di lettura
Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliDal 7 al 12 ottobre Firenze ospita la 16ma edizione di Middle East Now, il festival dedicato alle culture contemporanee del Medio Oriente. Un appuntamento multidisciplinare che unisce cinema, arte, fotografia, teatro, food e approfondimento culturale, con oltre 40 film in anteprima e numerosi eventi in programma tra il cinema La Compagnia, il cinema Astra e altri spazi cittadini.
Tema di quest’anno è «Radical Imagination»: una riflessione potente sulla capacità delle immagini di sovvertire stereotipi e generare nuovi immaginari. Il festival si fa così spazio di resistenza e possibilità, in un tempo in cui la narrazione del Medio Oriente è segnata da conflitti, censure e ingiustizie.
Nel programma cinema, spazio alla Palestina con «Yalla Parkour» di Areeb Zuaiter, e all’Afghanistan con «Kabul Between Prayers» di Aboozar Amini e «The Last Ambassador» di Natalie Halla. Dall’Iran arrivano film audaci come «Cutting Through Rocks» e «Bidad», mentre «Do You Love Me» esplora la memoria collettiva del Libano. Altri titoli raccontano storie da Libia, Siria, Turchia e Iraq, tutti accomunati da un’urgenza politica ed estetica.
L’arte visiva è protagonista con la mostra fotografica «Beirut, Recurring Dream» di Tanya Traboulsi, che reinterpreta l’identità della capitale libanese attraverso memoria e archivio.
Tra gli ospiti speciali, lo chef palestinese Sami Tamimi proporrà un workshop e presenterà il suo nuovo libro sulla cucina della sua terra. Da segnalare anche l’installazione PenPalestine, un progetto artistico di solidarietà a Gaza attraverso la forza simbolica delle cartoline illustrate.