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Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliMostre, convegni, spettacoli, itinerari per il luoghi legati al genio di Leonardo, insieme a passeggiate e visite guidate, compongono il vasto programma «Leonardo in Toscana» ideato e promosso dalla Regione Toscana nell’anno dedicato alle celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, avvenuta ad Amboise il 2 maggio 1519.
Tra le moltissime iniziative (consultabili sul sito www.visittuscany.com e su www.regione.toscana.it/celebrazionileonardodavinci), si va da quelle a carattere più specificamente artistico a quelle invece più dedicate a Leonardo architetto, inventore, ingegnere, botanico e padre dell’anatomia moderna. Fino al primo settembre «Le macchine di Leonardo: tracce del genio sulla Montagna Pistoiese» a Palazzo Achilli, Gavinana (Pt) e fino al 20 gennaio «L’acqua microscopio della natura. Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci» nell’Aula Magliabechiana degli Uffizi di Firenze.
Al Museo di Palazzo Vecchio troviamo fino al 24 giugno «Leonardo da Vinci e Firenze. Fogli scelti dal Codice Atlantico» e nella stessa sede, fino al 31 dicembre, è l’«Itinerario leonardiano sulle tracce della Battaglia di Anghiari», un percorso multimediale, attraverso le varie testimonianze di quella vicenda che si conservano all’interno del palazzo. A Casa Siviero «Il Leonardo di Giorgio Castelfranco e il “culto del genio” nel Novecento» (fino al 29 settembre) intorno alla figura di Giorgio Castelfranco (1896-1975), mecenate e collezionista di de Chirico, direttore di Palazzo Pitti, amico e collaboratore di Siviero nel recupero delle opere d’arte italiane nel dopoguerra, ma anche tra i maggiori studiosi di Leonardo da Vinci.
A Empoli, «Leonardo e Pontormo» (fino al 31 dicembre) nella Casa del Pontormo, per indagare i legami tra i due artisti, con un progetto affidato ad Antonio Natali con la consulenza di Cristina Gelli. Ad Arezzo «Leonardo da Vinci in De Divina Proportione» (fino al 3 novembre) al Mumec-Museo dei Mezzi di Comunicazione, intorno al grande lavoro di collaborazione nato e sviluppatosi con l’amico aretino biturgense, il matematico Luca Pacioli.
A Vinci, invece, fino al 15 ottobre «Leonardo a Vinci. Alle origini del genio» nel Museo Leonardiano per sottolineare come l’interesse verso la natura abbia origine proprio nel suo luogo natale. Fulcro dell’esposizione, il «Paesaggio», primo disegno attribuito a Leonardo e da lui stesso datato 5 agosto 1473 (in prestito dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi di Firenze). Coinvolta è anche l’arte contemporanea con «Ossessione. Direzione Gioconda» (fino a dicembre) nei comuni di Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Vinci, una mostra diffusa di opere di Franco Fossi, e «Emilio Isgrò per la Battaglia di Anghiari di Leonardo» (fino al 4 agosto) al Museo della Battaglia di Anghiari; nello stesso museo «L’arte di governo e la battaglia di Anghiari.
Dall’opera di Leonardo da Vinci alla Serie Gioviana degli Uffizi» (1 settembre-12 gennaio 2020). Tornando a Firenze, dal 6 giugno al 22 settembre «Leonardo e i suoi libri. La biblioteca del genio universale» al Museo Galileo, dove scopriamo come Leonardo non fosse un «omo sanza lettere», ma anzi possedesse 200 libri, numero notevole per un artista-ingegnere del ’400, in gran parte a stampa, in volgare e in latino, testi tecnici e scientifici, ma anche letterari e religiosi.
Nella stessa sede museale dal 10 ottobre al 12 gennaio «Leonardo e il moto perpetuo», un contributo originale sugli studi di Leonardo su questo argomento tramite manoscritti, testi a stampa e disegni (originali e facsimili) ma anche ricostruzioni dei modelli ideati dagli ingegneri e dagli scienziati dell’epoca, video e filmati. Nei dintorni di Firenze, a Fucecchio, «Alle radici di un luogo leonardiano: una signoria e il suo paesaggio» (Museo Civico, dal 28 settembre), e «Il volo tra Pisanello e Leonardo» (14 settembre-7 gennaio) alla Villa Medicea di Cerreto Guidi.
Non poteva mancare il tema della botanica, con la mostra «La botanica di Leonardo. Una nuova scienza tra arte e natura» (13 settembre-15 dicembre) al Complesso di Santa Maria Novella-ex dormitorio di Firenze, concentrata sull’evoluzione scientifica e la sostenibilità ecologica.
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Il Museo Leonardiano a Vinci
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