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Nicoletta Biglietti
Leggi i suoi articoliSomewhere in the Night, the People Dance. Raphaël Barontini
Quando: 21 febbraio 2025-5 novembre 2025
Dove: Palais de Tokyo
Raphaël Barontini propone una reinterpretazione della Storia, con un’attenzione particolare alle narrazioni africane e caraibiche. La sua opera mescola tecniche contemporanee con materiali d’archivio, creando narrazioni dinamiche e fluide. Per la sua mostra al Palais de Tokyo, presenta una selezione di dipinti recenti e opere realizzate appositamente, accompagnate da costumi e tessuti. L’allestimento si ispira all’architettura del Palais Sans Souci di Haiti e include un brano sonoro del poeta e produttore Mike Ladd. La mostra offre una visione articolata e generosa, fondendo realtà e immaginazione e unificando le diverse aree di ricerca dell’artista in un rinnovamento degli immaginari.
Collective Joy – Learning Flamboyance! Group Exhibition
Quando: 21 febbraio 2025-5 novembre 2025
Dove: Palais de Tokyo
La mostra esplora le culture popolari, i momenti di aggregazione e le dinamiche di gruppo che alimentano l’esperienza e l’apprendimento della gioia nella vita quotidiana. Riunisce artisti e iniziative dalla scena francese e internazionale, accomunati dall’interesse per le diverse forme di occupazione dello spazio pubblico — siano esse festive, sociali, musicali, estetiche, ricreative, politiche o utopiche. Con pratiche spesso collaborative e relazionali, ispirate ai principi dei diritti culturali e della giustizia sociale, "Collective Joy – Learning flamboyance!" celebra i modi di costruire unione e organizzazione collettiva. Attraverso situazioni interattive e un programma di open mic, la mostra si configura come uno spazio di socialità, valorizzando la partecipazione e l’espressione creativa di artisti e pubblico.
Trésors sauvés de Gaza - 5000 ans d’histoire
Quando: 3 aprile 2025-2 novembre 2025
Dove: Institut du Monde Arabe
Al crocevia di storia e archeologia, l’IMA, con il supporto del MAH e dell’Autorità Nazionale Palestinese, presenta una mostra unica in Francia che svela un passato ricco e poco conosciuto. In esposizione, 130 capolavori provenienti dagli scavi franco-palestinesi iniziati nel 1995, tra cui il celebre mosaico di Abu Baraqeh, e dalla collezione privata di Jawdat Khoudery, donata nel 2018 e presentata per la prima volta al pubblico francese. La mostra racconta la storia millenaria dell’enclave palestinese, una terra densa di eventi che affondano le radici fin dall’età del bronzo. Gaza, un’oasi celebre per la sua gloria e la sua vita mite, è stata un punto strategico nei conflitti egiziano-persiani e un crocevia di mercanti da Oriente, Arabia, Africa e Mediterraneo. Oggi, i suoi siti archeologici sono minacciati, ma la mostra ne celebra l’inestimabile ricchezza e complessità.
Jean-Baptiste Greuze, peindre l’enfance
Quando: 16 settembre 2025-25 gennaio 2026
Dove: Petit Palais
Il Petit Palais celebra il 300° anniversario della nascita di Jean-Baptiste Greuze con una mostra dedicata a uno dei temi più emblematici della sua arte: l’infanzia.Con un approccio sensibile e profondo, Greuze riflette sulle dinamiche familiari e sociali del XVIII secolo, interrogandosi sul ruolo del bambino nella famiglia, la responsabilità educativa dei genitori e l’importanza dell’educazione nella formazione della personalità. Seguendo le idee di filosofi illuministi come Diderot, Rousseau e Condorcet, l’artista esplora temi come il passaggio all’età adulta, la nascita dell’amore e il consenso, argomenti di sorprendente attualità. La mostra, che presenta circa un centinaio di opere tra dipinti, disegni e stampe provenienti da collezioni internazionali, offre una panoramica completa e coinvolgente sull’opera di Greuze, maestro nel ritrarre l’animo umano e le questioni sociali del suo tempo, rendendo omaggio a uno dei protagonisti del Secolo dei Lumi.
Pierre Soulages. Peintures sur Papier
Quando: 17 settembre 2025-11 gennaio 2026
Dove: Musee du Luxembourg
Raramente esposte insieme, le opere su carta di Pierre Soulages svelano un capitolo fondamentale della sua carriera artistica. Dal 1946, l’artista ha sperimentato questo medium con dipinti su legno di noce, caratterizzati da pennellate ampie e decise, che hanno subito distinto il suo approccio astratto. Grazie a prestiti eccezionali dal Museo Soulages, la mostra presenta 130 opere realizzate tra gli anni ’40 e i primi 2000, di cui 25 inedite. Questi lavori, a lungo custoditi nello studio di Soulages, raccontano la coerenza e la libertà con cui ha affrontato il medium carta, spesso in combinazione con la tintura di noce, inchiostro e guazzo. Un viaggio intimo e potente che mette in luce un aspetto centrale e spesso poco conosciuto del linguaggio visivo di Pierre Soulages.

Pierre Soualges, Gouache et encre sur papier marouflé sur toile © Adagp Paris 2025 (c) Photo Vincent Cunillère
Sargent. The Paris Years (1874-1884)
Quando: 23 settembre 2025-11 gennaio 2026
Dove: Musée d’Orsay
John Singer Sargent (Firenze, 1856 – Londra, 1925) è stato, insieme a James McNeill Whistler, uno degli artisti americani più noti della sua generazione e uno dei più grandi pittori tra il XIX e l’inizio del XX secolo. Celebrato negli Stati Uniti, dove il suo Ritratto di Madame X è considerato un’icona della collezione americana del Metropolitan Museum of Art di New York, Sargent è anche noto nel Regno Unito, dove ha trascorso gran parte della sua carriera. Tuttavia, in Francia il suo nome e la sua opera sono rimasti per lo più poco conosciuti, una lacuna che la mostra al Musée d’Orsay prevista per l’autunno 2025 intende colmare.
Paul Troubetzkoy. The Sculptor Prince
Quando: 30 settembre 2025-11 gennaio 2026
Dove: Musée d'Orsay
La mostra ripercorre la straordinaria vita di questo artista italiano, principe russo di nascita e parigino d'adozione, che ebbe anche una brillante carriera negli Stati Uniti. Ritrattista di grande talento, era molto ricercato dall'élite cosmopolita, dalle celebrità, dall'alta società parigina e dalle prime star del cinema americano. La sua vita fu segnata da incontri decisivi e amicizie con uomini di lettere, Tolstoj in Russia e George Bernard Shaw a Parigi, con cui condivideva uno stile di vita vegetariano, piuttosto insolito per l'epoca. Oltre ai ritratti che lo resero famoso, la mostra metterà in evidenza le sue sculture di animali e il suo sorprendente impegno a favore dei diritti degli animali, di cui fu un ardente sostenitore, molto avanti rispetto al suo tempo.
Prix Marcel Duchamp
Quando: 26 settembre 2025-22 febbraio 2026
Dove: Musée d’Art moderne de la Ville de Paris
Per l’edizione 2025, il Premio Marcel Duchamp si terrà per la prima volta al Musée d’Art Moderne de Paris (MAM). La mostra dedicata ai quattro candidati è curata da Julia Garimorth, curatrice capo e responsabile delle collezioni contemporanee del MAM, e Jean-Pierre Criqui, storico dell’arte, critico e curatore delle collezioni contemporanee del Centre Pompidou. I quattro artisti selezionati sono: Bianca Bondi (nata nel 1986 a Johannesburg, Sudafrica), che vive e lavora a Parigi, rappresentata dalla galleria Mor Charpentier; Xie Lei (nato nel 1983 in Cina), residente a Parigi, rappresentato dalla galleria Semiose; Eva Nielsen (nata nel 1983 a Les Lilas), attiva a Parigi, rappresentata dalla Galerie Peter Kilchmann (Parigi/Zurigo) e dalla galleria The Pill (Parigi/Istanbul); Lionel Sabatté (nato nel 1975 a Tolosa), che vive tra Parigi e Los Angeles, rappresentato dalla galleria Ceysson & Bénétière con sedi in varie città tra cui Parigi, New York e Tokyo.
Michel Paysant. See Monet
Quando: 1 ottobre 2025-26 gennaio 2026
Dove: Musée de l’Orangerie
Il progetto DALY (Disegnare con gli occhi) utilizza un eye tracker per trasformare lo sguardo in strumento creativo: al posto della mano, è l’occhio a tracciare il disegno, monitorando movimenti, fissazioni e percorsi visivi. Da oltre trent’anni Michel Paysant collabora con istituzioni come il Louvre, il Centre Pompidou, il MUDAM di Lussemburgo, il Zentrum Paul Klee di Berna, il Dadu Museum di Pechino, il Nouveau Musée National di Monaco e il CIAV di Meisenthal. La sua pratica si concentra sull’interpretazione del patrimonio artistico, rileggendo la storia dell’arte attraverso la lente della propria creazione. Nel 2022 ha scelto di «disegnare con gli occhi» le Ninfee di Claude Monet, affrontando il paradosso di rappresentare un’opera caratterizzata dalla vastità e dall’assenza di un punto focale, simbolo della pittura decentrata e “All Over” occidentale.
Berthe Weill. Art dealer of the Parisian Avant-garde
Quando: 8 ottobre 2025-26 gennaio 2026
Dove: Musée de l’Orangerie
Fin dall’inizio del Novecento, Berthe Weill si fece portavoce degli artisti emergenti con il motto «Place aux jeunes», inciso anche sul suo biglietto da visita. Fu tra le prime a vendere opere di Picasso, ancor prima di aprire la sua galleria, e organizzò nel 1917 l’unica mostra personale in vita di Modigliani. Weill contribuì alla diffusione del fauvismo esponendo regolarmente i lavori del gruppo di allievi di Gustave Moreau riuniti intorno a Matisse. Questa mostra, parte di una serie iniziata nel 2023 con «Modigliani, un pittore e il suo mercante», intende fare luce sui meccanismi che hanno favorito la nascita delle avanguardie del Novecento e sulle figure chiave che le hanno segnate. Un centinaio di opere – tra dipinti, sculture, disegni, stampe e gioielli – ricostruiranno le esposizioni organizzate da Berthe Weill e il contesto storico in cui ebbero luogo.

John Singer Sargent (1856-1925), Dans le jardin du Luxembourg, 1879 © Courtesy of Philadelphia Museum of Art
Minimal
Quando: 8 ottobre 2025-19 gennaio 2026
Dove: Bourse de Commerce - Pinault Collection
La Bourse de Commerce ospiterà una grande mostra dedicata all’arte minimalista, intitolata "Minimal". L’esposizione riunisce una straordinaria collezione della Pinault Collection, in dialogo con opere provenienti da importanti collezioni pubbliche e private internazionali, come la Dia Art Foundation. Attraverso sette sezioni tematiche — Luce, Mono-ha, Equilibrio, Superficie, Griglia, Monocromo, Materialismo — la mostra esplora la ricchezza e la diversità del movimento minimalista a partire dagli anni Sessanta, quando un’intera generazione di artisti rivoluzionò il concetto stesso di opera d’arte. Il percorso mette in luce la dimensione globale del minimalismo, presentando artisti nordamericani (come Agnes Martin, Dan Flavin, Robert Ryman), sudamericani (Lygia Pape), asiatici (Lee Ufan, Nobuo Sekine, Kishio Suga), mediorientali (Rasheed Araeen) ed europei (Gunther Uecker, François Morellet), offrendo così una visione internazionale e multidisciplinare di questo movimento fondamentale dell’arte contemporanea.
Luc Delahaye
Quando: 10 ottobre 2025-4 gennaio 2026
Dove: Jeu de Paume
Luc Delahaye, nato nel 1962, è stato uno dei principali fotoreporter di guerra negli anni Novanta ed è stato membro dell’agenzia Magnum. Appartenente a una generazione di fotografi che ha ridefinito il confine tra documentario e arte, Delahaye ha inizialmente diffuso il suo lavoro attraverso stampa e libri d’autore. Dagli anni Duemila, si è concentrato su grandi formati esposti in gallerie, mantenendo però sempre un forte legame con la documentazione e temi di attualità. Questa mostra, la prima a Parigi dopo il 2005, propone una retrospettiva su venticinque anni di lavoro, con una quarantina di opere di grande formato, alcune inedite e realizzate appositamente per l’evento. Completa l’esposizione un video sul conflitto siriano, progetto seguito da lungo tempo dall’artista, e una grande installazione in un formato nuovo per lui.
George Condo
Quando: 10 ottobre 2025-8 febbraio 2026
Dove: Musée d’Art moderne de la Ville de Paris
La mostra, organizzata in stretta collaborazione con l’artista, ripercorre oltre quarant’anni di carriera di George Condo attraverso una selezione delle sue opere più rappresentative. Per la prima volta a Parigi, un’importante raccolta di lavori provenienti da musei di rilievo come MoMA, MET, Whitney Museum of American Art e Louisiana Museum of Modern Art, insieme a collezioni private, offre una panoramica approfondita del suo percorso artistico. Nato nel 1957 a Concord, nel New Hampshire, Condo si trasferì a New York nel 1979, integrandosi rapidamente nella vivace scena artistica della città, collaborando con lo studio di serigrafia di Andy Warhol. In seguito visse a Colonia e poi a Parigi, dove risiedette principalmente tra il 1985 e il 1995. La sua profonda conoscenza dell’arte europea ha influenzato il suo stile, dando vita a una pittura figurativa personale e a una visione intensa e critica della contemporaneità.
Philip Guston: The Irony of the History
Quando: 14 ottobre 2025-1 marzo 2026
Dove: Musee Picasso
La mostra, ospitata al primo piano e nel seminterrato dell’Hôtel Salé, è dedicata all’opera di Philip Guston e si concentra sui suoi disegni ispirati al libro di Philip Roth Our Gang. L’esposizione mette in evidenza il rapporto tra la pittura di Guston e la vena satirica e caricaturale che caratterizza i suoi lavori dedicati al presidente Nixon e alla sua amministrazione. Sostenuta dalla Philip Guston Foundation e dalla figlia dell’artista, Musa Mayer, la mostra presenta l’intera serie di disegni su Nixon donata al museo, insieme a una selezione di opere inedite.
Raymond Pettibon
Quando: 14 ottobre 2025-1 marzo 2026
Dove: Musee Picasso
Il Musée National Picasso-Paris presenta una mostra dedicata all’artista americano Raymond Pettibon, realizzata con il supporto della galleria David Zwirner. L’esposizione raccoglie circa settanta disegni e una dozzina di fanzine, offrendo uno sguardo sull’universo ironico e inquietante di Pettibon. L’artista, noto per il suo approccio antiautoritario, utilizza immagini forti accompagnate da testi provocatori per dipingere un ritratto critico di una società americana segnata dal nichilismo, dalla violenza e dal ritorno del conservatorismo, dopo la fine dell’era hippie. L’opera, volutamente disturbante e ribelle, mette in discussione il mito del sogno americano, invitando il visitatore a riflettere sui propri valori, seguendo una linea che richiama l’influenza di Philip Guston, artista a cui Pettibon guarda con ammirazione.

Jacques-Louis David, Il Giuramento degli Orazi (Paris, Louvre). Photo: Michel Urtado © Grand Palais Rmn
Jacques-Louis David
Quando: 15 ottobre 2025-26 gennaio 2026
Dove: Musée du Louvre
Il Musée du Louvre rende omaggio a Jacques-Louis David nel bicentenario della sua morte con una mostra di grande rilievo, dal 15 ottobre 2025 al 26 gennaio 2026. Intitolata semplicemente Jacques-Louis David, l’esposizione offre uno sguardo approfondito sull’opera di uno dei pittori più influenti della sua epoca, attraversando i momenti cruciali della Rivoluzione, dell’Impero e della nascita della modernità artistica. Allestita nella Sala Napoléon, la mostra riunisce circa un centinaio di opere di grande valore, molte delle quali raramente accessibili al pubblico.
A retrospective of Gerhard Richter
Quando: 17 ottobre 2025-2 marzo 2026
Dove: Fondation Louis Vuitton
Gerhard Richter è stato protagonista della presentazione inaugurale della Fondation Louis Vuitton nel 2014, con una selezione di opere della collezione. Ora la Fondation gli rende omaggio con una retrospettiva eccezionale, senza precedenti per dimensioni e ampiezza cronologica, che riunisce 270 opere realizzate tra il 1962 e il 2024. La mostra include dipinti a olio, sculture in vetro e acciaio, disegni a matita e inchiostro, acquerelli e fotografie sovradipinte. Per la prima volta, sarà possibile vedere una panoramica completa di oltre sei decenni di lavoro di Gerhard Richter, un artista che ha sempre trovato la sua più grande soddisfazione nella pratica artistica all’interno del suo studio.
Bilal Hamdad
Quando: 17 ottobre 2025-8 febbraio 2026
Dove: Petit Palais
Al Petit Palais prende vita un viaggio visivo firmato Bilal Hamdad. Tra figure solitarie e grandi tele a olio, l’artista trasforma il caos urbano in un silenzioso racconto, richiamando l’arte dei grandi maestri con un tocco contemporaneo. Diplomato alle Belle Arti di Sidi Bel Abbes nel 2010 e successivamente a Parigi nel 2018, Bilal Hamdad si distingue per i suoi dipinti a olio di grandi dimensioni, ispirati spesso a fotografie dal vivo. Le sue opere ritraggono figure solitarie e anonime, creando un contrasto intenso con il caos urbano circostante. Nella mostra, una ventina di suoi lavori, tra cui due nuove creazioni esclusive, dialogano con le collezioni permanenti del museo. Hamdad si ispira a maestri come Rubens, Manet e Courbet, inserendo sottili richiami ai loro capolavori. Il dipinto «Miroir des Astres» (2024) richiama l’estetica barocca, mentre «Sérénité d’une ombre» (2024) rimanda alle nature morte di Manet.
American Season
Quando: 22 ottobre 2025-15 febbraio 2026
Dove: Palais de Tokyo
Nell’ottobre 2025, al Palais de Tokyo, la curatrice americana Naomi Beckwith presenterà un progetto che coinvolgerà l’intero spazio espositivo e rilancerà il format «carta bianca» dell’istituzione. Il progetto esplora le relazioni artistiche e intellettuali tra Francia e Stati Uniti, mostrando come le generazioni di artisti americani successive abbiano reinterpretato idee teoriche, politiche e poetiche nate nel mondo francofono, trasformandole in nuove forme d’arte e pratiche creative. La stagione si articolerà in due momenti principali: una mostra retrospettiva personale dello scultore americano Melvin Edwards, alla sua prima grande esposizione in Francia, e una mostra collettiva dal titolo «ECHO DELAY REVERB: Arte americana e pensiero francofono», che riunirà circa 60 artisti. Entrambe le mostre, speculative e generose, offriranno una prospettiva rinnovata sullo scambio storico e contemporaneo di idee e forme tra i due Paesi, sottolineando la vitalità e la rilevanza di questi scambi in un momento in cui vengono talvolta messe in discussione.
Exposition Generale
Quando: 25 ottobre 2025-23 agosto 2026
Dove: Fondation Cartier pour l’art contemporain
La mostra celebra quarant’anni di arte contemporanea alla Fondation Cartier, riflettendo la sua storia di mostre e la formazione della collezione. Tenendo conto dell’architettura della nuova sede e della sua relazione con la città, l’esposizione offre un’interpretazione innovativa dell’arte contemporanea, proponendo un nuovo modo di concepire e allestire mostre.
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