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Michela Moro
Leggi i suoi articoliElisabetta Mignoni, direttrice di Maison Bibelot di Firenze, illustra così il 2020: «Il nostro totale è stato di 2.542.400 con 28 aste. Nel primo trimestre non abbiamo potuto concretizzare un’importante House Sale, la nostra specializzazione, rimandata a settembre. Siamo stati costretti a virare la nostra attività online, non senza perplessità perché finora avevamo utilizzato questa modalità solo per le curiosità, collezionismo o vintage. Fortunatamente il magazzino ben fornito ci ha permesso di organizzare tre o quattro aste già nel primo semestre. Da subito la risposta della nostra clientela è stata molto positiva e abbiamo registrato una bella vivacità.
Nel secondo semestre abbiamo presentato una vasta rosa di proposte, dall’Antiquariato all’Arte contemporanea, agli Argenti, a Gioielli e Orologi, ai Libri, al Vintage. Tutte le aste si sono concluse molto positivamente, con una percentuale di vendita molto alta e un rinnovato interesse per l’Antiquariato e tutto ciò che concerne l’arredamento della propria casa. Anche il top lot dell’anno, un’opera della cerchia di Mariotto di Nardo, è frutto di un’asta a tempo che disperdeva gli arredi di una casa milanese.
La classica House Sale che esitava gli arredi, i dipinti e le collezioni di Villa delle Azalee a Firenze ha riscosso un ottimo successo di pubblico e di vendita. Nonostante l’asta fosse in sala, il 90% delle aggiudicazioni è avvenuto attraverso la nostra piattaforma Maisonbibelot Live o al telefono. Il nostro fatturato è lievemente inferiore a quello del 2019 (-6%) ma l’anno è stato nettamente migliore, considerate le spese assai ridotte per le aste online rispetto alle classiche. Il 2020 ci ha insegnato un nuovo modo di lavorare che lascia ben sperare per il nuovo anno».

Mariotto di Nardo (cerchia di), «Cristo crocifisso con donatore orante, santi Antonio Abate e Giovanni Battista», fine XIV-inizio XV secolo, tempera su tavola, aggiudicata a 137.500 euro
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