Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Margherita Panaciciu
Leggi i suoi articoli«Pace è lieta di annunciare la rappresentanza dell’artista Lauren Quin, di base a Los Angeles, nota per le sue astrazioni ampie e vivaci in cui orchestra strati di colori, motivi e simboli per descrivere, decostruire e interrogare l'intreccio tra spazio reale e pittorico ...[....]» Con questa dichiarazione la mega galleria annuncia l'ingresso della Quin nel suo già prestigioso roster di artisti. Questa nuova collaborazione segna un passaggio importante per l’artista, che negli ultimi anni ha visto una rapida ascesa nella scena internazionale. La sua prima mostra con Pace è prevista per il 2026 nello spazio della galleria a Los Angeles, mentre già il mese prossimo le sue opere saranno presentate nello stand della galleria a Frieze Seoul. Quin aveva precedentemente esposto con il gallerista Tim Blum, prima che la sua galleria chiudesse all’inizio dell’estate.
Dopo aver conseguito il Master of Fine Arts presso la Yale School of Art nel 2019, Quin ha rapidamente guadagnato attenzione per la forza e l’originalità della sua pittura, con la sua prima mostra personale alla Blum & Poe nel 2022. Le sue opere sono oggi presenti in importanti collezioni museali, tra cui il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il Walker Art Center di Minneapolis e l’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington D.C. La sua pittura si distingue per una profonda tensione interna, in bilico tra frenesia e quiete. Le sue astrazioni sono caratterizzate da stratificazioni complesse di colore, incisioni e gesti pittorici che si accumulano e si dissolvono in un flusso visivo continuo. Quin lavora per sovrapposizioni e sottrazioni: costruisce le superfici con vernici dense e luminose, che poi incide, graffia o stampa, facendo emergere simboli e strutture nascoste. Tra i segni più ricorrenti, compaiono motivi tubolari che possono apparire come tunnel, bocche o percorsi corporei, insieme a elementi come mani, ragni o ossa, che alimentano un archivio visivo personale in continua evoluzione. Queste forme si collocano in uno spazio instabile tra l’astrazione e il riconoscibile, sospese in uno stato di fuga visiva che l’artista definisce «dissociativo»: un linguaggio che turba la chiarezza e resiste alle letture immediate.
Negli ultimi anni, anche il mercato delle sue opere ha conosciuto fasi altalenanti. Il suo dipinto «Ulter Bearing» (2019) è passato tre volte all’asta: invenduto da Sotheby’s a Hong Kong nel 2022, venduto successivamente a 178mila dollari e poi nuovamente a 22mila dollari a Londra l’anno successivo. Nonostante queste oscillazioni, il suo record d’asta rimane di 587.452 dollari, raggiunto nel 2022.
Il fondatore di Pace, Arne Glimcher, è stato un sostenitore convinto del lavoro di Quin fin dagli inizi, visitando il suo studio molto prima della sua mostra alla Blum & Poe. Nel 2024 le ha dedicato una mostra personale al 125 Newbury, spazio affiliato a Pace a New York. Glimcher ha descritto i suoi dipinti come «tempeste domate nel momento di squisito pericolo», colpito dalla loro intensità, bellezza e tensione visiva. Quin, a sua volta, ha riconosciuto l’importanza del suo supporto, definendolo una figura di riferimento non solo per le opportunità professionali offerte, ma anche per i consigli ricevuti, in particolare sull’importanza di restare concentrati e continuare a lavorare.
La mostra al 125 Newbury, prima personale di Quin a New York, ha rappresentato per l’artista una svolta: l’ha spinta a riconsiderare il proprio approccio pittorico e a cercare una nuova direzione, pur mantenendo un filo conduttore coerente con la sua ricerca. In quel ciclo espositivo, Quin ha condensato un vocabolario visivo in espansione, fatto di superfici scolpite, simboli sepolti e tensioni pittoriche che suggeriscono nuove possibilità percettive. Con l’ingresso da Pace, Lauren Quin conferma la solidità del suo percorso e l’originalità di una pittura capace di coniugare intuizione, simbolismo e tensione visiva.
Altri articoli dell'autore
Il collezionista visionario belga, che ha raccontato un secolo d’arte, aveva collaborato strettamente con Hauser & Wirth
Un viaggio segreto tra le vette dell’arte sacra: capolavori celati per decenni emergono dalla collezione privata di un leggendario studioso
Il nuovo spazio nel prestigioso quartiere di St James’s debutterà con una personale di Matthias Weischer
Arte, eccessi e rinascita nella New York più iconica da Farsettiarte a Cortina