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La lista dei passeggeri di prima classe che viaggiarono sul Titanic, uno dei cimeli appartenuti a Frederick Sutton

Photo courtesy of Henry Alridge and Sons

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La lista dei passeggeri di prima classe che viaggiarono sul Titanic, uno dei cimeli appartenuti a Frederick Sutton

Photo courtesy of Henry Alridge and Sons

La lista dei passeggeri del Titanic, a oltre cent’anni dal disastro, fa la sua comparsa in asta

A stimolare il suo passaggio sul mercato, con la stima di 50-80 mila sterline, probabilmente, il successo che i reperti del naufragio stanno raggiungendo all'incanto negli ultimi mesi

Ci sono oggetti che portano con sé il peso della storia più di qualsiasi documento ufficiale. Tra questi, pochi hanno il potere evocativo della lista dei passeggeri di prima classe del Titanic, l’unica copia sopravvissuta al naufragio del 1912. Dopo oltre un secolo trascorso nell’ombra, il fragile foglietto approda ora sul mercato, battuto all’asta il 22 novembre da Henry Aldridge and Son, la casa britannica specializzata in cimeli del transatlantico più celebre, e tragico, di tutti i tempi. L’elenco, macchiato e consunto dall’acqua salata, fu recuperato tra gli effetti personali di Frederick Sutton, imprenditore britannico di successo che perse la vita nel disastro. Nelle sue pagine, oggi ingiallite, si leggono ancora indicazioni pratiche per i viaggiatori. Tariffe del telegrafo senza fili, istruzioni per noleggiare sedie a sdraio e coperte, e persino un paragrafo dedicato agli «arrangiamenti per lo sbarco a New York». Destinazione che, come ben sappiamo, non sarebbe mai stata raggiunta.

Dopo un delicato intervento di conservazione, la lista andrà all’asta con una stima di 50-80 mila sterline (circa 65-105 mila dollari). Sarà proposta insieme a un gruppo di oggetti appartenuti a Sutton, custoditi per più di un secolo nella stessa borsa di tela numerata 46, tra cui un anello, un fischietto, un coltello, tre cucchiai e alcune monete, stimati tra 35-45 mila sterline. Tra i lotti figura anche una lettera della compagnia White Star Line, stimata fino a 10 mila dollari, che ordinava alla famiglia Sutton di acquistare un biglietto di prima classe per il rimpatrio del corpo. Richiesta beffarda, dal momento che l’uomo non fu mai ritrovato.

La sacca di tela dove sono stati ritrovati gli effetti personali di Frederick Sutton. Photo courtesy of Henry Alridge and Sons

Frederick Sutton era un britannico emigrato negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento, dove aveva costruito un piccolo impero nel commercio del caffè, poi consolidato con investimenti in banca e immobili. Nel 1912, a 61 anni, decise di tornare in Inghilterra, per un breve periodo, su consiglio dal medico. Il viaggio a bordo del Titanic sarebbe dovuto essere il suo ritorno verso New Jersey. Ma così non fu.  Le testimonianze sulla sua fine restano incerte. Qualcuno raccontò che, già debilitato, morì su una scialuppa e fu gettato in mare; altri lo immaginarono intrappolato nella cabina di lusso che aveva scelto per il viaggio. Le sue poche reliquie furono recuperate e inviate a Halifax, in Nuova Scozia, insieme ai corpi e agli oggetti dispersi nelle acque dell'Atlantico. Da lì, la famiglia le riportò negli Stati Uniti, dove sono rimaste custodite per oltre cento anni.

A stimolare la loro comparsa sul mercato, probabilmente, il successo che i reperti del Titanic stanno raggiungendo in asta. Nell’aprile scorso una lettera di Archibald Gracie, scritta a bordo, è stata venduta per 300 mila sterline, mentre nel 2023 un orologio da tasca regalato al capitano Arthur Rostron, l’uomo che salvò 700 naufraghi, ha raggiunto 1,56 milioni di sterline, record assoluto per un cimelio legato alla tragedia. Senza dimenticare il violino del musicista di bordo, battuto nel 2013 per oltre 1,1 milioni di sterline.

Ma la collezione Sutton ha qualcosa di diverso, una sua identità precisa. Non si tratta di un singolo oggetto simbolo, bensì di un insieme intatto, un frammento di vita quotidiana che nell’attimo del disastro si è trasformato in una testimonianza unica. Come ha dichiarato la casa d’aste, è «una delle raccolte più complete del suo genere». Tanto che Henry Aldridge and Son ha deciso di dividere la vendita in due parti, con un secondo gruppo di reperti appartenenti a Sutton che sarà messo in vendita nell’aprile 2026.

Redazione, 03 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

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