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Redazione
Leggi i suoi articoliSi è concluso l’intervento di restauro conservativo sul soffitto della Camera di Amore e Psiche di Palazzo Te a Mantova, affrescato da Giulio Romano e bottega tra il 1526 e il 1528. Promosso dalla Fondazione Palazzo Te e sostenuto dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus, l’intervento si è concentrato soprattutto sulla conservazione dei diversi materiali (i dipinti a olio con le scene della storia di Amore e Psiche, la struttura cassettonata con elementi vegetali dipinti in prevalenza su una base di lamina dorata, il modellato in stucco arricchito con salamandre e figure femminili, e i dipinti murali ad affresco delle lunette sulle pareti perimetrali) per garantirne la stabilità e la durata nel tempo, e sulla pulitura approfondita delle superfici che ha permesso di restituire alla volta la sua luminosità originaria, offrendo al pubblico una visione più nitida della stupefacente interpretazione dell’omonima favola narrata nelle Metamorfosi di Apuleio. Il restauro, durato tre mesi ed eseguito da Marica Negri e Isotta Lorenzini, ha offerto l’occasione di osservare nel minimo dettaglio la pittura, nella quale si possono distinguere passaggi di più artisti sulla stessa scena e anche correzioni in corso d’opera. La campagna di indagini multispettrali, a cura di Vincenzo Gheroldi e Sara Marazzani, ha permesso di avere ulteriori informazioni sui precedenti restauri.
«L’intervento di conservazione del soffitto della Camera di Amore e Psiche è un passaggio importante del programma del Cinquecentenario di Palazzo Te, ha spiegato il direttore Stefano Baia Curioni alla presentazione odierna. È un progetto che unisce l'importante piano di conservazione programmata lanciato dalla Fondazione Palazzo Te e l'ampliamento del sistema di partenariati che il Cinquecentenario consente di perseguire. Questo intervento privato a sostegno del bene pubblico è un elemento fondamentale dei modi in cui la cultura del nostro Paese può essere rigenerata».
«Seguire il restauro conservativo della Camera di Amore e Psiche e vederne oggi la conclusione per me è stata un’esperienza molto appagante. Si tratta di un restauro che ho voluto fortemente con la mia Fondazione, ha confermato Giovanna Zanuso, presidente della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti, e mi auguro sia una porta verso il futuro e apra nuove prospettive per la ricerca e per ammirare questa meraviglia, oggi restituita al pubblico in tutto il suo splendore».
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