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Guglielmo Gigliotti
Leggi i suoi articoli«La testa dell’artista non si ferma, continua sempre a funzionare, ma forse in momenti come questi qualcosa cambia. Da artisti siamo sempre abituati a relazionarci con il mondo interiore e con il mondo esterno. Ecco, quello interiore sta dove sta, quello fuori dove sta? Manca un elemento, manca un termine della relazione fondamentale. Ma non credo che durante o dopo questa emergenza cambierà qualcosa dell’arte come estetica.
La differenza è solo che ora c’è una maggiore opportunità, e tempo, di prendere coscienza del nostro essere. Per esempio, in questi giorni sto rivedendo certe cose, mi affiorano idee che avevo dimenticato, mi sembra di ritrovare un rapporto più intimo col mio lavoro. Per sapere però dove ci porterà tutto questo, e cosa veramente accadrà, ci vuole una palla di vetro…».
LA LIBERTÀ NELLA CLAUSURA
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