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«Sumund», il graffito di Laika1954 su una delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla

Foto tratta da Instagram

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«Sumund», il graffito di Laika1954 su una delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla

Foto tratta da Instagram

La donna di Laika1954 augura buon vento alla Global Sumud Flotilla

Il graffito della street artist romana è un atto artistico e politico insieme, che denuncia apertamente l’orrore di una guerra che sta devastando la città di Gaza e la Cisgiordania

Alessia De Michelis

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La street artist romana che agisce sotto il nome d’arte Laika1954 (la cifra si riferisce all’anno di nascita della cagnetta russa a bordo dello Sputnik 2) torna a colpire con «Sumud», graffito realizzato direttamente sulle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, la flotta civile che salperà da Barcellona con l’obiettivo di rompere il blocco navale israeliano a largo della Striscia di Gaza (partite dal porto spagnolo domenica 31 agosto, le navi hanno riattraccato all’alba di questa mattina, primo settembre, a causa di una tempesta nel mar Mediterraneo, ma dovrebbero riprendere la missione già questo pomeriggio e mantenere la parola data: trovarsi con le altre barche della Flotilla di fronte a Gaza intorno al 4 settembre, Ndr). L’immagine mostra una donna che indica la rotta, mentre alle sue spalle si dispiega una scia con i colori della bandiera palestinese.

Il titolo dell’opera (dall’arabo «resistenza», «fermezza», «perseveranza») richiama la lunga lotta del popolo palestinese per la sopravvivenza e la dignità. «Qualcuno dice che questa flottiglia è un fallimento. La verità è che non doveva nemmeno essere necessaria. Non doveva esserci questo genocidio, ha dichiarato l’artista nella didascalia del post pubblicato sul proprio profilo Instagram. Ma queste persone resistono. Io ho solo voluto lasciare un segno, un messaggio nel posto giusto».

Un atto artistico e politico insieme, che denuncia apertamente l’orrore di una guerra che sta devastando la città di Gaza e la Cisgiordania: «La scia lasciata dalla donna nell’opera rappresenta tutti noi: una marea umana che non si fermerà finché il popolo palestinese non avrà pace e uno Stato».

Oltre all’opera principale, Laika1954 ha disseminato le altre navi con alcune delle sue immagini più note: «Liberazione», «Ni una menos», e «Justice 4 Awdah», dedicata all’attivista palestinese ucciso a Masafer Yatta.

«Agli attivisti auguro buon vento. Ai governi, chiedo: continuerete a voltare lo sguardo?, conclude Laika1954. La storia ci presenterà il conto».

Alessia De Michelis, 01 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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