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Margherita Panaciciu
Leggi i suoi articoliIl mercato dell’arte fantasy sta vivendo una stagione di rinnovato fermento e prestigio. Ne è prova la recente vendita record di «Man Ape», un celebre dipinto del leggendario illustratore Frank Frazetta, battuto all’asta per 13,5 milioni di dollari lo scorso 12 settembre da Heritage Auctions a Dallas. Si tratta della cifra più alta mai raggiunta da un’opera legata al mondo del fumetto o dell’arte fantasy, un risultato che segna una svolta storica per un genere a lungo sottovalutato nel panorama artistico internazionale. Questa immagine emblematica del famoso barbaro di Robert E. Howard «è una delle più riconoscibili e iconiche di Conan, secondo il noto storico Mark Finn, che ha aggiunto: «Questa scena è tratta dal racconto “Rogues in the House”, in cui Conan combatte contro l’uomo-scimmia Thak».
Realizzato nel 1966, il dipinto è stato usato l’anno successivo come copertina per una delle prime edizioni tascabili della serie dedicata a Conan il Barbaro, pubblicata da Lancer Books. Questa composizione è dominata da toni cupi, ma un mantello rosso brillante che svolazza dona un tocco di vivacità e concentra l’attenzione dello spettatore su Conan, ritratto in tutta la sua forza brutale.
Frazetta, già affermato artista di fumetti, fu incaricato di illustrare le copertine della collana tascabile di Conan: otto su dodici portano la sua firma. Il suo stile vigoroso, sensuale e dinamico ha contribuito in maniera determinante a plasmare l’immaginario collettivo del personaggio, rilanciandone la popolarità e gettando le basi per le successive incarnazioni, dalla serie Marvel Comics al celebre film del 1982 con Arnold Schwarzenegger. Secondo Todd Hignite, vicepresidente esecutivo di Heritage Auctions, Frazetta non si è limitato a illustrare Conan: lo ha trasformato in un’icona culturale, e questo dipinto rappresenta la fonte visiva da cui è scaturito gran parte del mito moderno del personaggio.
Per decenni, l’arte fantasy ha lottato per ottenere riconoscimento nel mercato artistico, ostacolata da una percezione spesso riduttiva che la associava al kitsch o a una sensualità esibita e stereotipata. Guerrieri muscolosi, fanciulle discinte, mondi immaginari: elementi che, se da un lato affascinavano il grande pubblico, dall’altro non venivano presi sul serio dagli ambienti dell’arte tradizionale. Tuttavia, negli ultimi anni, la domanda crescente e le cifre raggiunte da alcune vendite hanno ribaltato questo paradigma. Le opere di Frazetta, in particolare, hanno visto un’impennata costante di valore. Nel 2019, «Egyptian Queen» fu venduto per 5,4 milioni di dollari, segnando un primo importante traguardo. Nel 2023, Frazetta superò se stesso con «Dark Kingdom». E più recentemente, anche i suoi lavori su carta hanno riscosso enorme interesse: un disegno a inchiostro del 1954 dedicato a Buck Rogers è stato battuto per oltre un milione di dollari.
Intanto, anche il mondo istituzionale inizia a prestare maggiore attenzione a figure come Frazetta. Le sue opere saranno tra quelle in mostra nel futuro Lucas Museum of Narrative Art di Los Angeles, un ambizioso progetto voluto dal regista George Lucas per celebrare l’arte visiva e narrativa in tutte le sue forme, dal cinema alla pittura.
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